Ieri la dura telefonata di Biden a Netanyahu ha consentito l’apertura del valico di Ere per l’ingresso di maggiori aiuti umanitari
Il Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che chiede che Israele sia ritenuto responsabile di eventuali crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi a Gaza. Ventotto paesi hanno votato a favore, 13 si sono astenuti e sei hanno votato contro la risoluzione. Lo riporta Sky News. Nella risoluzione si chiede anche il divieto di armi a Israele, a causa della sua condotta nella guerra a Gaza. Prima del voto, scrive la Bbc, si sono verificate delle spaccature tra i Paesi europei, con Germania e Bulgaria che hanno dichiarato che avrebbero votato contro perché la risoluzione non condannava esplicitamente Hamas anche se condannava il lancio di razzi su Israele da Gaza e chiedeva il rilascio degli ostaggi. La Francia si è astenuta, definendo "catastrofica" la situazione umanitaria a Gaza. Il voto, pur non essendo vincolante, proviene dal principale organismo delle Nazioni Unite per i diritti umani e aumenterà la pressione diplomatica su Israele affinché cambi rotta.
Intanto sono oltre 33mila i palestinesi uccisi nella Striscia di Gaza dall'inizio della rappresaglia israeliana per l'attacco subito da Hamas lo scorso 7 ottobre. Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Gaza, sotto il controllo di Hamas, aggiornando il bilancio a 33.091 morti e a 75.750 feriti. Nelle ultime 24 ore 54 palestinesi sono stati uccisi e altri 82 feriti.
Cia e Mossad al Cairo nel weekend per negoziato sugli ostaggi
Nel frattempo il direttore della Cia Bill Burns dovrebbe recarsi al Cairo nel fine settimana per colloqui con il capo del Mossad, David Barnea, e gli alti funzionari del Qatar e dell'Egitto, nel tentativo di garantire il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Lo riporta il sito di notizie Axios che spiega che l'incontro avrà luogo dopo che il presidente americano Joe Biden ha esortato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu "a dare ai suoi negoziatori il potere di concludere senza indugio un accordo per riportare a casa gli ostaggi".
Benjamin Netanyahu
Oltre a Cia e Mossad, nella capitale egiziana dovrebbero esserci anche il primo ministro del Qatar Mohammed Bin Abdul Rahman al-Thani e il capo dello spionaggio egiziano Abbas Kamel. Secondo fonti di Axios la posizione di Biden rimarrebbe quella di un cessate il fuoco come parte di un accordo sugli ostaggi. L'attuale proposta in fase di negoziazione potrebbe portare a uno stop ai combattimenti di sei settimane a Gaza e al rilascio di 40 ostaggi - donne soldato e altre donne, uomini di età superiore ai 50 anni e uomini in condizioni mediche critiche - in cambio di circa 700 persone. La settimana scorsa, il governo israeliano aveva richiamato la sua squadra negoziale dal Qatar dopo che i 10 giorni di colloqui erano arrivati a un punto morto. Ieri una fonte della leadership di Hamas ha affermato ad Al Jazeera che “Israele è ancora 'intransigente' nei colloqui per garantire una tregua a Gaza e uno scambio di prigionieri. Rifiuta il cessate il fuoco, il ritiro dalla Striscia, il ritorno degli sfollati e un vero scambio di prigionieri”. "Il primo ministro Netanyahu pone ancora ostacoli a un accordo e non è interessato al rilascio degli ostaggi israeliani. Sta cercando di guadagnare tempo, di assorbire la rabbia delle famiglie dei prigionieri e di mostrare falso interesse a proseguire le trattative".
Israele ascolta gli Stati Uniti, aperto valico di Ere e aumentati ingressi di aiuti
Dopo l'attacco mortale al convoglio della World Central Kitchen e a seguito di una telefonata di Netanyahu molto tesa con il presidente americano Joe Biden avvenuta ieri, Israele 'apre' a maggiori aiuti per la Striscia di Gaza, assediata e minacciata dalla carestia. Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato nella notte "misure immediate per aumentare gli aiuti umanitari alla popolazione civile nella Striscia", ha affermato in una nota l'ufficio del primo ministro. E questo avverrà attraverso il porto di Ashdod e il valico di Erez.
Un annuncio che arriva nel momento più intenso di pressione internazionale sul governo israeliano, con il presidente degli Stati Uniti che ieri ha sollevato per la prima volta la possibilità di condizionare gli aiuti americani a Israele su misure "tangibili" di fronte alla catastrofe umanitaria in atto in Israele. "Questo aumento degli aiuti aiuterà a evitare una crisi umanitaria ed è necessario per garantire la continuazione dei combattimenti e raggiungere gli obiettivi della guerra", si legge ancora nella nota del premier israeliano. Tel Aviv autorizzerà la consegna "temporanea" di aiuti attraverso il porto israeliano di Ashdod, a circa 40 km a nord della Striscia di Gaza, e attraverso il valico di Erez, tra il territorio palestinese e il sud di Israele. Inoltre consentirà "l'aumento degli aiuti giordani attraverso Kerem Shalom", un posto di frontiera nel sud di Israele.
Al Jazeera mostra palestinesi bersagliati dall'Idf mentre raccolgono aiuti
Soldati israeliani che prendono di mira deliberatamente i palestinesi mentre si precipitano a raccogliere gli aiuti lanciati dagli aerei nel nord-est di Gaza. E' il contenuto di un filmato esclusivo ottenuto da Al Jazeera girato il 9 marzo, che mostra i militari dell'Idf aprire il fuoco nonostante nessuno di questi uomini palestinesi costituisca una minaccia. Gli spari continuano anche mentre gli uomini abbandonano la zona, allontanandosi dal confine e dalle postazioni dei soldati.
Media: l'esercito israeliano ammette di aver confuso una borsa per un'arma
I grandi media internazionali, come Bbc e Cnn, rivelano un nuovo errore commesso dall'esercito israeliano nel raid che ha ucciso i 7 operatori umanitari di Wck: i militari hanno scambiato un operatore umanitario con un borsone per un terrorista di Hamas armato. Il dettaglio è stato rivelato nell'incontro dell'Idf con un gruppo di giornalisti internazionali presso l'edificio del Ministero della Difesa a Tel Aviv.
Come riporta Bbc, il maggiore generale in pensione Yoav Har-Even ha ammesso nel briefing che gli operatori di droni dell'Idf hanno scambiato un operatore umanitario che trasportava una borsa per un uomo armato e poi hanno preso di mira uno dei veicoli della World Central Kitchen con un missile. L'Idf ha poi aggiunto che due persone sono fuggite dal veicolo e sono salite su una seconda macchina, che è stata colpita da un altro missile lanciato da un drone.
Inchiesta su raid a Wkc evidenzia "grave errore", licenziati due ufficiali
Due ufficiali dell'esercito israeliano sono stati licenziati ed altri tre sono stati richiamati ufficialmente in relazione al raid su Gaza in cui lunedì sono stati uccisi sette operatori dell'ong World Central Kitchen (Wck). E' quanto deciso dopo che l'inchiesta interna delle Idf ha evidenziato come il raid sia stato condotto a seguito di una "errata identificazione".
I militari che hanno autorizzato l'operazione, si precisa, ritenevano di aver preso di mira operativi di Hamas e non i sette operatori umanitari. "Coloro che hanno approvato l'attacco erano convinti che stessero prendendo di mira agenti armati di Hamas", hanno dichiarato le Idf, che hanno ammesso che si è trattato di "un grave errore derivante da un grave fallimento dovuto a un'errata identificazione".
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"Le scuse dell'esercito israeliano per l'oltraggiosa uccisione dei nostri colleghi rappresentano un freddo conforto. Le nostre operazioni rimangono sospese”, ha dichiarato Erin Gore, ceo della World Central Kitchen (Wck) in seguito ai risultati dell'inchiesta dell'esercito israeliano sull'uccisione di 7 operatori umanitari a Gaza. Lo riporta il sito di Wck rinnovando la richiesta della creazione di una commissione indipendente per indagare sulle uccisioni: "L'Idf non può indagare in modo credibile sul proprio fallimento a Gaza".
Medico israeliano denuncia "le condizioni terribili dei detenuti palestinesi"
Un medico israeliano ha denunciato in una lettera al ministero della sanità, della difesa e al Procuratore dello stato le condizioni del centro di detenzione dell'esercito di Sde Teiman per i prigionieri di Gaza e che potrebbero mettere il governo a rischio di "violazione della legge". Nella lettera, citata da Haaretz, si denuncia che "proprio questa settimana, a due prigionieri sono state amputate le gambe a causa di ferite dovute alle manette, il che purtroppo è un evento di routine". Il medico ha poi detto che "i detenuti vengono nutriti con cannucce, defecano nei pannolini e sono tenuti confinati costantemente, il che viola l'etica medica e la legge". Secondo il medico, "tutti i pazienti dell'ospedale allestito a Sde Teiman sono ammanettati con tutti e quattro gli arti, indipendentemente da quanto siano ritenuti pericolosi. Vengono bendati e nutriti con una cannuccia". Il portavoce militare - interpellato da Haaretz - ha risposto che "ai detenuti è stato dato cibo sufficiente per le loro esigenze di salute e hanno avuto accesso al bagno in base alle loro condizioni mediche. Se i loro movimenti sono limitati, vengono forniti i pannolini". Il centro di detenzione è stato istituito dopo l'avvio della guerra con Gaza per i miliziani di Hamas catturati, compresi quelli che hanno partecipato direttamente all'attacco del 7 ottobre in attesa di essere trasferiti in una prigione regolare.
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