Quattro medici sono indagati per omicidio colposo
Il Tribunale di Roma ha disposto, nell'ambito di incidente probatorio, una perizia per accertare le cause della morte del giornalista Andrea Purgatori deceduto lo scorso 19 luglio. Nel procedimento sono indagati per omicidio colposo quattro medici. I periti avranno novanta giorni di tempo per concludere i loro accertamenti.
"I consulenti del pubblico ministero hanno individuato gravi criticità nella risonanza magnetica dell'encefalo di Andrea Purgatori”, per questo motivo il pubblico ministero della Procura capitolina ha iscritto nel registro degli indagati il primo dei quattro medici chiamati in causa per la scomparsa del grande giornalista. Nel referto sono state "diagnosticate - si aggiunge - 'senza margine di dubbio' metastasi cerebrali del tumore primario (al polmone) la cui presenza è stata invece esclusa dagli accertamenti autoptici e istologici", inoltre "non segnalava la possibilità che le lesioni cerebrali evidenziate dalla risonanza avessero una natura ischemica".
I periti del pm hanno spiegato che "il giornalista, pur affetto da tumore polmonare in metastasi, è deceduto per le conseguenze di una endocardite infettiva che ha indotto nel paziente una diffusa embolizzazione sistemica. Tale patologia non è stata individuata in tempo utile per poter avviare tempestivamente le cure idonee, e proprio in relazione alla sua omessa e comunque tardiva diagnosi" è stato chiamato in causa un cardiologo.
L'omaggio di ANTIMAFIADuemila ad Andrea Purgatori, in occasione della presentazione del libro "Il colpo di spugna" di Nino Di Matteo e Saverio Lodato
Nella richiesta firmata dal sostituto procuratore Giorgio Orano si evidenzia, infatti, che i consulenti tecnici del pubblico ministero “hanno espressamente rimesso le determinazioni conclusive sull'eventuale responsabilità dei firmatari del referto alla valutazione tecnica di uno specialista neuro radiologo". E per quanto riguarda la valutazione del decorso diagnostico e terapeutico, "anche in punto di individuazione delle responsabilità dei sanitari e di nesso causale, si gioverebbe di competenze specialistiche di natura neurologica, cardiologica e infettivologica; esse appaiono indispensabili per convalidare il quadro delle verifiche tecniche sul decorso clinico di Purgatori e sull'accertamento delle cause del decesso". Dunque, va fatta chiarezza sulla presenza di metastasi e va individuato come e quando è partita l'infezione cardiaca.
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