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"L’esercito ucraino è a brandelli, senza soldi, armi, munizioni, soldati e difesa aerea. La domanda è: che cosa dovrebbe fare Crosetto data la catastrofe di cui è corresponsabile con la strategia fumettistica di sconfiggere l’esercito più forte del mondo con il più debole dell’universo?" A scriverlo nelle pagine de Il Fatto Quotidiano è Alessandro Orsini, Professore di Sociologia del terrorismo alla Luiss.
Il ministro della Difesa Guido Crosetto "dovrebbe stabilire un obiettivo in base al proprio interesse nazionale e perseguirlo". Nel caso specifico del teatro di guerra, "l’interesse nazionale più urgente dell’Italia è che Putin non prenda Odessa per la semplice ragione che l’Italia, pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione, ha moltiplicato soldati e aerei da guerra nella base di Costanza che si affaccia sul Mar Nero, in Romania, che confina con Odessa". I militari italiani schierati "non devono venire in contatto con quelli russi essendo già incuneati tra Hezbollah e Israele, sciagura più che sufficiente - ha continuato Orsini -. Esaminando le fonti aperte, l’Italia sembra tenuta a presidiare quell’area romena in caso di pericolo. La presa di Odessa da parte dei russi creerebbe una pericolosa linea divisoria permanente per il nostro Paese sottoposto a una quadruplice pressione stressogena, nel Mar Rosso, in Libano, in Romania e pure nel Mediterraneo, dove la Russia ambisce a costruire una base navale in Libia, altra sciagura per la sicurezza dell’Italia".
Il ministro, "continuando ad alimentare la guerra, mette in pericolo i nostri soldati che rischiano di finire sotto il tiro di quelli russi - ha aggiunto Orsini -. Nel 2022 era prevedibile che l’Ucraina avrebbe perso la guerra nel 2024 e nel 2024 è ipotizzabile che la Russia prenda Odessa. Il governo Meloni dovrebbe cercare di congelare il conflitto giacché il tempo lavora per la Russia. Se i russi arriveranno un giorno a Odessa, molti italiani malediranno l’Unione europea di non avere accettato che l’Ucraina fosse uno Stato cuscinetto con cui separare la Russia dagli eserciti europei, tanto più che Putin colpirebbe l’Ucraina con le testate nucleari nel caso in cui i soldati Nato mettano il piede in quel Paese. Biden ne è certo. Infatti, ha bocciato la proposta di Macron di inviare truppe Nato in Ucraina alla velocità di uno Zircon. L’Unione europea ha fatto di tutto per mettersi nei guai. Capita quando una classe dirigente è completamente corrotta".
Il tutto senza rendersi conto che le condizioni dell'Ucraina peggiorano di ora in ora. E che, come ha sottolineato il New York Times del 17 febbraio scorso, “le difese ucraine fuori Avdiivka mostrano rudimentali fortificazioni di terra, spesso con una trincea di collegamento per consentire alle truppe di fanteria di raggiungere le posizioni di tiro più vicine al nemico, e poco altro”. Un fronte totalmente incapace di contenere e di arginare l'assedio russo.

Foto © Imagoeconomica

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