Secondo il musicista, la decisione di BMG sarebbe giunta su pressione della Anti-Defamation League, Ong ebraica con sede negli Stati Uniti
La società di edizioni BMG ha scaricato Roger Waters per le sue critiche al governo israeliano e a quello ucraino. Lo riporta Variety. L’anno scorso la Bertelsmann, la società proprietaria della BMG, ha espresso “solidarietà a Israele” in una dichiarazione sugli attacchi di Hamas del 7 ottobre. L'uscita della BMG avviene nel contesto di una rinnovata attenzione alla posizione antisionista di Waters e anti Netanyahu che però viene tacciata, strumentalmente, come antisemita dall’etichetta discografica. Del resto, non è la prima volta che Waters subisce attacchi come questo. Il suo storico impegno in solidarietà del popolo palestinese e dei popoli liberi infastidisce, e non poco, le grandi multinazionali che orbitano nel mercato musicale. Un attacco simile era arrivato nella scorsa primavera proprio dalla Germania, da cui viene la società Bertelsmann, quando il cantante si era vestito in modo simile a un membro delle SS durante un suo concerto. Waters era stato indagato con l’accusa di aver glorificato “il dominio violento e arbitrario del regime nazista”. Quel costume, indossato da Waters in moltissime occasioni, in realtà ritrae la divisa di un gruppo (neonazista) che fa parte della storia di “The Wall”, album dei Pink Floyd che risale al 1979. Waters aveva poi vinto in tribunale contro il municipio di Francoforte che avrebbe voluto cancellare un suo concerto accusandolo di essere "uno dei più noti antisemiti del mondo". “La mia recente performance a Berlino ha generato attacchi in malafede da parte di coloro che vogliono diffamarmi e mettermi a tacere perché non sono d’accordo con le mie opinioni politiche e i miei principi morali”, si era difeso l’artista.
Secondo la testata americana, la mente creativa dei Pink Floyd aveva firmato con BMG un contratto relativo alle edizioni nel 2016 che comprendeva anche la pubblicazione l’anno scorso del remake di “The Dark Side of the Moon”. Il nuovo amministratore delegato Thomas Coesfeld, arrivato a luglio 2023, avrebbe fatto saltare l’accordo, tant’è che alla fine l’album è uscito per l’etichetta inglese Cooking Vinyl.
Il musicista, com’è noto, sostiene il movimento Boycott, Disinvestment, and Sanctions. Già a novembre, in un’intervista rilasciata a Glenn Greenwald, Waters affermava di essere stato liquidato dalla BMG su pressione della Anti-Defamation League, l’organizzazione non governativa ebraica con sede negli Stati Uniti. Anche se una fonte di BMG ha detto a Variety che l’azienda non condivide questa versione dei fatti. Il musicista, però, continua nella sua preziosa opera di sensibilizzazione. Qualche settimana fa il cantante è tornato a far sentire la sua voce per la Palestina con il singolo “Under The Rubble” (sotto le macerie). “I diritti umani sono importanti”, aveva detto recentemente in un video su X Waters leggendo una lettera scritta nel 2015 al famoso conduttore radiofonico Howard Stern. “Le persone contano. Il genocidio progressivo del popolo palestinese non è meno atroce del genocidio dei nativi americani. Il genocidio è sempre sbagliato".
Foto © Imagoeconomica
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