Sessant’anni fa il magnicidio di JFK a Dallas. Oggi il nipote corre per la Casa Bianca portando i suoi vessilli politici
Il 22 novembre 1963, a Dallas, Texas, veniva assassinato il pionieristico presidente degli Stati Uniti John Fitzgerald Kennedy. Un omicidio avvenuto sotto lo sguardo atterrito della folla di sostenitori, del Paese intero e dell’Occidente in generale. L’esecuzione fu voluta da un convitato di pietra americano - che vedeva l’interessamento diretto della Cia - ed eseguito da Cosa nostra americana. La sua eliminazione è stata spinta da una convergenza di alti interessi. Anche se breve, infatti, la presidenza del democratico Kennedy fu segnata da eventi significativi per i quali assunse posizioni nette e, talvolta, contrarie ai desiderata dell’establishment del tempo. Si ricordi la Guerra Fredda con l’URSS, la crisi dei missili di Cuba e la guerra in Vietnam. Le idee di JFK, però, non sono morte con lui e un membro della sua famiglia, Robert Kennedy jr, figlio del fratello di John, l’ex ministro della giustizia Bob Kennedy (anche lui ucciso in un attentato), ne ha raccolto oggi il testimone e l’eredità morale. Bob jr sta correndo per la Casa Bianca in vista delle elezioni di novembre 2024 e porta come vessilli politici gli stessi dello zio trucidato 60 anni fa. Vale a dire il contrasto al complesso militare industriale americano, il pacifismo, la distensione dei rapporti con i russi, lo stop ai test nucleari e la lotta alla corruzione. “Mio zio lo disse bene, nessun problema di destino umano è al di sopra degli esseri umani”, ricorda il nipote di JFK.
La famiglia Kennedy è una delle poche potenti famiglie americane che davvero ha voluto la pace e la giustizia nel mondo. Malgrado il padre e il nonno di John e Bob jr fosse colluso con la mafia, i figli e il nipote hanno lottato per la giustizia, proprio come il nostro Peppino Impastato, figlio di un boss mafioso.
John Fitzgerald Kennedy e Bob Kennedy sono stati emblemi della speranza e della nuova frontiera per il sogno americano e del mondo di una pace e di una convivenza tra i popoli. Oggi Bob Kennedy Jr, rappresenta tutti i valori del padre e dello zio e noi ci auguriamo davvero che venga eletto a presidente degli Stati Uniti d’America.
ARTICOLI CORRELATI
22 novembre 1963, sessant'anni fa l'omicidio di Stato di JFK
Robert Kennedy Jr: ''Joe Biden renda pubblici tutti i documenti sull'assassinio di JKF''
Robert Kennedy Jr, l'ultima speranza per l'umanità contro la guerra
L'editoriale del direttore Bongiovanni
È morto Gianni Bisiach: il giornalista che raccontò la verità sull'omicidio Kennedy
L'assassinio di JFK: un omicidio di Stato tra Mafia e CIA
di Giorgio Bongiovanni
Smontata la versione della commissione Warren sull'omicidio Kennedy. Arriverà la verità?