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Un documentario in difesa della verità su Via d’Amelio e contro le mistificazioni dell’avv. Trizzino

Alle luce delle recenti dichiarazioni depistanti dell’avvocato Fabio Trizzino, legale di Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino, in Commissione antimafia sulla strage di via d'Amelio, riproponiamo il nostro documentario su quella strage di Stato il 19 luglio 1992 che costò la vita al magistrato Paolo Borsellino e agli agenti di scorta Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Emanuela Loi, Claudio Traina e Vincenzo Li Muli.
La Commissione presieduta da Chiara Colosimo da tempo ha dettato la sua linea: si indagherà sul dossier “Mafia-appalti”, ritenuta come causa scatenante della strage e motivo dell’accelerazione della stessa. Su mafia-appalti abbiamo ascoltato il solito mantra e al contempo insistono gli attacchi contro i magistrati che cercano la verità. Tra questi, il sostituto procuratore nazionale antimafia, già membro togato del Csm, Nino Di Matteo, ancora una volta tirato in ballo, pur non essendo citato direttamente, sulla vicenda del depistaggio Scarantino. Così come l'ex procuratore generale di Palermo Roberto Scarpinato attaccato in Commissione Antimafia. Nello specifico al senatore è stata tolta la parola mentre stava ponendo delle domande alla figlia di Paolo Borsellino, Lucia Borsellino e a Fabio Trizzino. Gli attacchi sono continuati anche nei giorni a seguire. Di recente, l’ex pm è stato interessato da l'Unità di Sansonetti, il quale ha lasciato intendere che l'attuale senatore M5S fosse inviso a Paolo Borsellino. Attacchi per difendere una pista investigativa squalificando le precedenti. Con questo documentario abbiamo ricostruito, seppur in sintesi, i 57 giorni che separano la strage di Stato di Capaci da via d'Amelio. 57 giorni di martirio, di corsa contro il tempo per individuare gli assassini del suo amico fraterno. A trentuno anni di distanza, tramite testimonianze e analisi di atti, continuiamo a farci le domande sulla “strage Borsellino, l’agenda rossa e i mandanti esterni”, come sottolinea il titolo del video. Domande necessarie. Chi ha veramente ordinato la morte di Borsellino e perché? Perché c’è stata l’accelerazione della strage? Chi ha preso l’agenda rossa dall’auto in fiamme? E quali presenze occulte si sono aggirate in via d’Amelio negli attimi immediatamente successivi all’esplosione? Chi sono i soggetti esterni a Cosa nostra che hanno giocato un ruolo nella realizzazione della strage? E, infine, quali sono quegli “ibridi connubi” che hanno voluto la morte prima di Giovanni Falcone e poi, con molta probabilità, di Paolo Borsellino immediatamente dopo la strage di Capaci?

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