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Raggiunta la maggioranza grazie a “colpo di mano” di Forza Italia. Decisiva anche IV

"Dopo aver presentato alla Camera emendamenti indecenti che attaccano le intercettazioni e il trojan, la maggioranza getta la maschera anche al Senato. Con un colpo di mano dell'ultimo minuto, Forza Italia ha preteso di inserire nella relazione conclusiva sull'indagine conoscitiva sulle intercettazioni un impegno affinché non si possa più usare il trojan nelle indagini per reati contro la PA. Ecco allora qual era il vero obiettivo di questa indagine, la maggioranza ha svelato le carte: continua la loro marcia per instaurare una giustizia classista in cui si prevedono misure iper repressive per i cittadini comuni, tanto per fare propaganda, e il semaforo verde per i reati dei colletti bianchi”.
È il duro j’accuse del senatore Roberto Scarpinato contro l’approvazione della Commissione Giustizia del Senato alla relazione sulle intercettazioni presentata dalla presidente Giulia Bongiorno e dai relatori Pierantonio Zanettin (FI) e Giovanni Berrino (FdI) a conclusione dell'indagine conoscitiva sulle intercettazioni. Approvazione che ha visto un “colpo di mano”, come ha sottolineato in una nota Scarpinato, da parte del partito azzurro.  Pd, M5S e Avs, con Ilaria Cucchi, hanno votato contro, mentre si è schierato con la maggioranza il senatore di IV, Ivan Scalfarotto. A cambiare le carte sul tavolo è l'integrazione voluta da Zanettin con la quale si chiede "un supplemento di riflessione su modalità e condizioni di utilizzo del Trojan per reati di minore gravità".
Mentre per chi ha votato a favore la relazione approvata dal punto di vista tecnico e politico rappresenta “un primo traguardo”, per Scarpinato non è così. Da magistrato con una lunghissima esperienza nel campo delle indagini antimafia, nonché profondo conoscitore del sistema giudiziario italiano, ha evidenziato che “dalle audizioni tenute nel corso dell'indagine conoscitiva è emerso con chiarezza come le intercettazioni siano uno strumento investigativo indispensabile, lo ha scritto la stessa presidente Bongiorno nella Relazione”. In particolare, “il trojan è l'unica arma con cui bucare il muro di omertà che protegge i comitati d'affari. Dopo la norma che ha restituito i benefici penitenziari ai condannati per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, dopo il Ddl che abolisce il reato di abuso di potere, ora questo nuovo tassello dell'impunità dei colletti bianchi mentre c'è l'assalto alla diligenza del Pnrr e il Codice degli Appalti ha spianato la strada della discrezionalità".
L’ennesimo tassello nell'ambito della giustizia che compone un quadro assai inquietante, che fa fare al nostro Paese molti passi indietro sul terreno dello Stato di diritto.

Foto @ Imagoeconomica

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