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Capo di Stato Maggiore Mark Milley: non scacceranno completamente i russi, controffensiva difficile e sanguinosa. Kiev annuncia la conquista di Klishchiivka

L'Autunno è alle porte, mentre l'Ucraina cerca disperatamente un varco nelle difese russe per ottenere, almeno, un successo tale da giustificare un ulteriore sostegno bellico occidentale a lungo termine.

A Washington oramai, nessuno si fa più illusioni: il presidente del Comitato dei capi di stato maggiore delle Forze armate statunitensi, generale Mark Milley, ha riferito alla CNN che la controffensiva delle Forze armate ucraine non consentirà la completa restituzione dei territori perduti.

"L'offensiva, sebbene significativa, ha obiettivi operativi e tattici limitati. Anche se pienamente raggiunti, non scacceranno completamente i russi, che è l'obiettivo strategico più ampio di Zelensky", ha affermato Milley, specificando che l’attuale avanzata sarà “lunga, difficile e sanguinosa”.

Anche il presidente ucraino ha ammesso che i progressi della controffensiva sono stati lenti e che "la situazione è difficile", ma è necessario andare avanti e "non dare tregua a Putin". "Abbiamo l'iniziativa. Questo è un vantaggio", ha continuato Zelensky in un'intervista a Cbs News.

Il tempo, tuttavia, non gioca a favore dell’Ucraina secondo The Hill: citando fonti militari, gli autori sostengono che a Kiev non restano più di otto settimane per tagliare le vie di rifornimento dei russi con la Crimea, raggiungendo gli incroci orientali di Vasylivka e Mykhailivka, prima dell'arrivo delle forti piogge.

Il quotidiano prevede che nelle prossime settimane la tattica dello "stealth", concepita con l'utilizzo di piccoli gruppi di infiltrazione per liberare i campi minati, seguita da un'offensiva sostenuta dall'artiglieria e dall'aviazione, sarà sostituita da una vera e propria manovra su vasta scala. Tuttavia, se verrà utilizzato questo metodo, gli ucraini “possono aspettarsi pesanti perdite” e la tattica scelta non porterà a una rapida conclusione del conflitto militare.

"A prescindere dalle tattiche di combattimento ucraine, anche l'efficacia delle contromisure russe giocherà un ruolo importante. L'esercito russo è più preparato oggi rispetto a un anno fa. Ha adottato una difesa flessibile, ritirandosi quando è necessario e logorando gli attaccanti ucraini con l'uso devastante di missili guidati anticarro lanciati sia dalle truppe di terra che dagli elicotteri d'attacco. Inoltre, le capacità di guerra elettronica della Russia erano eccellenti prima dell'inizio del conflitto militare e sono solo migliorate, soprattutto per quanto riguarda la capacità di sopprimere i segnali dei droni", osserva ancora The Hill.


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Il morale della popolazione risente delle pesanti perdite
Mentre gli strateghi militari a Kiev continuano a pianificare offensive a lungo termine, pesa il bilancio di 18 mesi di guerra dal punto di vista delle perdite subite dagli ucraini.

Una recente inchiesta del The Telegraph riporta che il morale nel Paese sta calando vertiginosamente a causa dell’alto numero di caduti.

"Se la guerra si trascina per altri uno o due anni, la pressione sulle limitate risorse umane dell'Ucraina potrebbe diventare enorme", ha dichiarato un ufficiale dell'AFU la cui compagnia ha subito pesanti perdite in un attacco attraverso i campi minati. Le recenti battaglie di quest’anno, secondo gli autori, sono state caratterizzate da una ferocia tale da essere paragonate alle sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale.

"Ogni persona conosce qualcuno che è morto in combattimento. Ho perso il conto dei miei amici morti", afferma con animo cupo, il deputato Dmytro Natalukha.

Recentemente, l’ex consigliere del Pentagono, Douglas McGregor, ha stimato circa 400.000 soldati ucraini uccisi in battaglia dall’inizio del conflitto, di cui 40.000, solo nell’ultimo mese di controffensiva.

Kiev annuncia la liberazione di Klishchiivka mentre Zelensky a Washington chiede altre armi
Zelensky ha dichiarato domenica 17 settembre di aver riconquistato il villaggio di Klishchiivka, cittadina posta a 9 km, sul fianco meridionale dell’insediamento di Bakhmut. Un avamposto strategico dunque, in vista di un possibile accerchiamento della città.

La vice ministra della Difesa, Hanna Maliar, ha condiviso un video delle forze ucraine che issano bandiere, tra cui quella nazionale blu e gialla, immersa nel tetro paesaggio di edifici in rovina, accompagnato dai tuoni sinistri degli incessanti combattimenti nelle vicinanze. La frenesia degli scontri rende la situazione al fronte tutt’altro che solida, con Mosca che, sempre secondo la funzionaria, sta ancora cercando di riconquistare le posizioni perse: “Oggi abbiamo dovuto respingere gli attacchi nemici per tutto il giorno”, ha affermato.

"Come risultato delle azioni riuscite delle nostre truppe, la linea di difesa del nemico è stata violata, e lui ha cercato di chiuderla, gettando in battaglia tutte le riserve disponibili", ha riferito, il comandante delle forze di terra delle Forze armate ucraine, Oleksandr Syrskyi, precisando che alcune delle unità nemiche più preparate, come la 72°, 31° e 83° brigata delle forze armate russe sarebbero state completamente soppresse.

Il comandante, citato dal The Guardian, ha concluso che le truppe di Mosca stanno ancora cercando di riconquistare le posizioni perse in questo settore e che i combattimenti sono stati pesanti.

Per quanto simbolica, la vittoria rappresenta un assist per l’imminente visita di Zelensky a Washington, avvallata come ulteriore istanza per raccogliere ulteriore consenso internazionale. La posta in gioco sono altri 24 miliardi di dollari all’Ucraina richiesti da Biden al Congresso, in un momento in cui un numero crescente di repubblicani statunitensi, tra cui molti candidati alla presidenza nel 2024, esprimono opposizione alla continuazione dell’assistenza militare perpetrata fino all’ultimo ucraino.

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