John Kirby: Gli Stati Uniti non vedono ancora l'opportunità di porre fine al conflitto alle proprie condizioni. In Crimea l’Ucraina distrugge un S-400 a Yevpatoriya
L'ecatombe di uomini, falcidiati nei campi minati e nelle trincee martellate dall'artiglieria, sembra essere destinata a durare ancora a lungo, mentre gli scarsi risultati dell’offensiva ucraina iniziano a sollevare preoccupazione tra i partner occidentali.
Il coordinatore delle comunicazioni strategiche della Casa Bianca, John Kirby, resta comunque irremovibile sulla possibilità di concludere i combattimenti, poiché gli Stati Uniti non vedono ancora l'opportunità di porre fine al conflitto alle proprie condizioni.
"Ovviamente, questo non accadrà adesso", ha affermato Kirby, citato da Ria Novosti, in merito alla fine delle ostilità, specificando che le condizioni affinché si verifichi comprendono il ritiro delle truppe russe, il rispetto della sovranità dell'Ucraina e il successo di quest'ultima nel riconquistare i territori perduti.
Obiettivi che sembrano sempre più appartenere al mondo delle fantasie megalomani degli strateghi occidentali. Per il quotidiano The Hill, la controffensiva è ora ad un “bivio” e alle forze armate ucraine rimangano circa 8 settimane prima che inizino le forti piogge in grado di frenare i tentativi di avanzata. Un’impasse dove certamente i russi, che controllano i cieli e hanno mezzi corazzati superiori, non rimarranno a guardare impassibili la linea del fronte.
Mentre Kiev si affretta a studiare azioni belliche disperate, nella speranza di ottenere ulteriori metri di terra a costo di pesanti perdite, (basti pensare che, secondo le analisi fotografiche del sito web Lostarmur, 120 unità di veicoli corazzati AFU sono state distrutte in un cerchio di 6 km di raggio tra Malaya Tokmachka e Rabotino) The Economist, citando analisti militari occidentali, sostiene sia improbabile che l'Ucraina riesca a compiere una svolta importante prima dell'inverno.
In particolare Konrad Muzyka della Rochan Consulting, afferma che la decisione di difendere la città di Bakhmut a tutti i costi ha avuto una “grande influenza” sulla successiva controffensiva. “L’Ucraina ha bruciato le sue scorte di proiettili mentre la Russia ha guadagnato tempo per costruire le sue formidabili difese nel sud”, ha sostenuto Muzyka.
In Crimea l’Ucraina distrugge un S-400 a Yevpatoriya
Si intensifica la guerra dei droni verso la Crimea. Kiev riporta di aver distrutto il sistema di difesa aereo russo S-400, nel corso di un attacco notturno. Imponenti esplosioni sono state filmate vicino a Yevpatoriya, sulla costa Sud-occidentale della penisola, dove secondo l’Ucraina, Mosca aveva dispiegato gli intercettori.
Radio Free Europe rende noto che le riprese satellitari, pubblicate anche da Unian, hanno mostrato che i missili hanno colpito una postazione antiaerea russa, precedentemente identificata nei post dei social media.
“La concentrazione di strutture militari, la presenza di un aeroporto nelle vicinanze”, suggeriscono che gli attacchi siano stati eseguiti “assolutamente come previsto. Gli obiettivi sono legittimi, interamente militari”, ha affermato l’addetta stampa del comando operativo meridionale delle Forze Armate ucraine, Nataliya Gumenyuk.
Nel frattempo, il Ministero della Difesa russo ha riferito dell’abbattimento di 11 droni sopra la Crimea, precisando che il “tentato attacco terroristico” era stato impedito intorno alle 05:30 del mattino mentre, poco prima, le Forze Armate ucraine avevano tentato di colpire la nave pattuglia della Flotta Sergei Kotov, di stanza nel Mar Nero.
“Durante la repressione dell’attacco, 5 droni navali sono stati distrutti”, ha affermato in una nota il Dipartimento militare russo.
Stando a quanto dichiarato dal capo di Stato maggiore Statunitense Mark Milley, potrebbe essere stato determinante il ruolo di Washington in questi attacchi. Intervistato da CBS News, il generale ha sottolineato ancora una volta il livello di condivisione di dati sensibili sulla posizione degli obiettivi militari di Mosca con le forze armate ucraine.
“I nostri canali di intelligence verso l'Ucraina sono abbastanza aperti, di sicuro. E, naturalmente, la CIA e le agenzie, la NSA, tutti quei ragazzi... C'è abbastanza apertura trasmette informazioni all'Ucraina", aveva affermato Milley nel merito.
Bombardamento russo a Kherson: morto un bambino
L’emittente ucraina Suspilne ha annunciato che un bombardamento russo ha provocato la morte di un bambino di sei anni nella regione di Kherson, a causa dei detriti di un drone che avrebbero parzialmente distrutto una casa nei pressi di Nikopol.
Le autorità del Paese, inoltre, hanno affermato che una flotta di droni russi ha colpito il porto fluviale di Izmail, nel sud dell’Ucraina. L’Esercito di Kiev ha dichiarato che 32 UAV erano stati abbattuti durante l’attacco del giorno prima che, secondo il governatore della regione di Odessa, Oleg Kiper, aveva ferito diverse persone e causato un incendio. “Un totale di 7 civili sono stati feriti a causa dell’attacco dei droni russi nel distretto di Izmail. 6 persone a Reni e una a Izmail. Sono stati registrati danni al porto e ad altre infrastrutture civili”, si legge nel suo comunicato.
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