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La consigliera Eccher Claudia: "Incarna la definizione di servitore dello Stato"

Nicola Gratteri, attuale procuratore della repubblica di Catanzaro, è stato nominato a capo della procura di Napoli, l'ufficio giudiziario più grande d'Europa.
La sua nomina non era affatto scontata anche se nel corso della riunione della Quinta commissione sugli incarichi direttivi, Gratteri aveva ottenuto la maggioranza dei voti.
La decisione è stata presa dal plenum del Csm con 19 voti a favore (compreso quello del Vice presidente Fabio Pinelli). In rosa, con lui, l'aggiunta Rosa Volpe (che è stata facente funzioni alla Procura di Napoli dopo la nomina di Giovanni Melillo alla Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo), e Giuseppe Amato, a capo della Procura di Bologna. Gratteri è considerato una delle figure di spicco della lotta contro la 'Ndrangheta, vive sotto scorta dall'aprile del 1989, dopo che la sua prima indagine aveva provocato le dimissioni dell’assessore alla Forestazione e fatto cadere la Giunta regionale calabrese. Da sostituto procuratore a Locri, negli anni '90, si è occupato di scottanti inchieste sui legami tra 'Ndrangheta, politica, massoneria e sul traffico di droga e armi. Nel 1993, è sfuggito a tre attentati organizzati nel giro di tre settimane. Nel giugno 2005, il Ros dei Carabinieri ha scoperto nella piana di Gioia Tauro un arsenale di armi (un chilo di plastico con detonatore, lanciarazzi, kalashnikov, bombe a mano) che sarebbe potuto servire per un attentato ai danni di Gratteri. Durante il plenum è stato evidenziato anche  il suo impegno sociale a incontri e dibattiti sulla legalità, anche nelle scuole.
Nel 2016 Gratteri fu nominato dal plenum del Csm procuratore della Repubblica di Catanzaro. Durante la reggenza della procura vennero eseguite operazioni importanti: quella più attuale è "Rinascita Scott", inchiesta sulle connessioni tra la 'Ndrangheta e la politica nel Vibonese e con riflessi di carattere transnazionale per quanto riguarda il business della droga. Per i numeri è stata la più grande operazione contro la 'Ndrangheta: furono impiegati, nel blitz, più di 2500 esponenti delle forze dell'ordine; 479 soggetti coinvolti nell'inchiesta; 438 i capi d'imputazione; 913 testimoni; 58 collaboratori di giustizia da ascoltare; e più di 14mila pagine di ordinanza di custodia cautelare della Dda. Gratteri si è distinto anche per i suoi rapporti di coordinamento con autorità giudiziarie internazionali. Ha lavorato alla cattura di 140 latitanti, alcuni dei quali segnalati come i tra i più pericolosi d'Italia.
La Procura di Catanzaro da lui diretta è riuscita a smaltire tutti i fascicoli arretrati (anche durante il lockdown) arrivando a intensificare gli sforzi per contrastare i reati contro la Pubblica Amministrazione, conducendo indagini complesse che coinvolgono enti pubblici regionali e fondazioni regionali.


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Plenum del Csm


Ammirabile, secondo i consiglieri, il suo metodo di lavoro e la sua vicinanza alla popolazione.
Il lavoro di Gratteri si è concentrato anche sulla costruzione di una nuova sede per la Procura e sulla creazione di una nuova sala di intercettazioni digitali, rispettando le direttive sulla privacy, portando a risparmi economici, ottimizzazione delle risorse umane e alta qualità delle registrazioni. Ha anche istituito un "Centro Intercettazioni Telecomunicazioni", sempre sotto la sua responsabilità.
Anche sotto il profilo delle operazioni svolte (Rinascita Scott o Malapena per esempio) il testo presentato al plenum è stato ricco: Gratteri ha svolto un ruolo chiave in diverse operazioni di contrasto al traffico internazionale di droga, spesso in collaborazione con autorità investigative di altri paesi come gli Stati Uniti e la Spagna.
Il suo lavoro ha incluso anche l'indagine su collegamenti tra la mafia italiana e la famiglia mafiosa "Gambino" di New York.
Gratteri incarna la definizione di "servitore dello Stato" ha detto la consigliera Eccher Claudia durante le dichiarazioni di voto, aggiungendo che ha portato sempre avanti il suo lavoro con "sacrifici personali di grande rilievo" e con la capacità di motivare "i propri sostituti e tutta la procura".
Voto favorevole anche dal consigliere Lagarà Antonino il quale ha elencato numerosi meriti del procuratore di Catanzaro: con Gratteri si "è riusciti a dimostrare che la 'Ndrangheta ha una struttura unitaria"; nelle indagini si è sempre data particolare attenzione "alla zona grigia nella quale si annidano gli affari con la criminalità organizzata", l'implemento nelle attività di indagine delle "più avanzate tecniche informatiche".
"Gratteri combatte chi non lavora senza bandiere e lo fa senza pregiudizi e partendo dal suo esempio" ha concluso il consigliere.
Come è noto Gratteri non ha avuto l'appoggio delle correnti, dato che non è iscritto a nessun gruppo associativo.
“L’appoggio delle correnti è indispensabile, lo sapevo da prima, ma ho fatto la scelta di non iscrivermi. Io non frequento il Csm, non frequento i bar vicino al Csm, non frequento le cene e i pranzi del Csm. Questo ha inciso molto” aveva detto nel maggio del 2022, Gratteri commentando a Otto e mezzo la scelta del Consiglio superiore della magistratura di negargli la nomina a procuratore nazionale Antimafia, preferendogli proprio Giovanni Melillo.

Foto © Imagoeconomica

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