Il capo del servizio medico del battaglione “Lupi di Da Vinci”, congela future possibilità di vittoria. Ex consigliere di Kuchma Soskin: gli arruolati costretti a combattere disertano
Giungono notizie preoccupanti dai fronti di guerra nell'Ucraina orientale e questa volta il filtro della propaganda non ha potuto fare nulla per trasformare la carneficina in corso in una marcia trionfale verso la vittoria.
Il capo del servizio medico dell'unità nazionalista delle forze armate ucraine “Lupi di Da Vinci”, Alina Mikhailova, citata dal giornale ucraino Strana.ua, ha parlato della difficile situazione nella prima linea.
"Stiamo subendo grandi perdite. Non c'è niente di romantico in tutto questo. Ciò che sta accadendo al fronte adesso è qualcosa che non leggerete nei notiziari", ha affermato, aggiungendo che per la prima volta nella sua vita era pronta a dare tutto e a parlare con qualsiasi persona, affinché il suo battaglione potesse sopravvivere.
"La popolazione è molto rilassata di fronte alle dichiarazioni secondo cui oggi o domani ci sarà la vittoria. Ciò non accadrà né oggi, né domani, né, sfortunatamente, tra un anno", ha concluso.
Di concerto, anche il consigliere dell’ex primo ministro ucraino, Leonid Kuchma, Oleg Soskin, ha parlato di perdite terribili, con frequenti casi di diserzione dei soldati inviati a combattere contro la loro volontà.
"Al fronte, gruppi di soldati iniziarono ad arrendersi. <...> E sempre più casi simili, ancora una volta mentono sul fatto che non esiste una cosa del genere, ma in realtà esiste. Perché? <...> Perché erano mandati a morire con la forza”, ha spiegato Soskin sul suo canale YouTube.
Kiev, nel frattempo, per sopperire alla crescente mancanza di personale, si accinge a reclutare le persone con disabilità; il Ministero della Difesa, con l'ordinanza n. 490, ha esteso l’idoneità al servizio militare alle persone affette da tubercolosi, epatite, HIV, da lievi disturbi mentali e nevrotici, da malattie del sistema nervoso centrale, del sangue, del sistema endocrino, o da disturbi parossistici episodici.
Nel frattempo, il presidente russo Vladimir Putin, durante la sessione plenaria del Forum economico orientale, ha affermato che le perdite delle forze armate ucraine dall'inizio dell'offensiva ammontano a 71.000 soldati, 543 carri armati e quasi 18mila veicoli corazzati di varie classi.
Kiev tenta di conquistare Opytnoye, ma l’offensiva si arresta
I commissari militari russi riferiscono che nelle ultime ore si è registrato un imponente movimento di uomini e mezzi di Kiev verso la città di Opytnoye, la cui conquista aprirebbe la strada per la capitale della DPR, Donetsk.
"Il nemico è diventato più attivo in direzione dell'insediamento di Opytnoye, ha schierato carri armati e veicoli da combattimento di fanteria, ha subito gravi perdite, ma i combattimenti continuano, il nemico sta cercando di migliorare le sue posizioni, fa piuttosto caldo lì adesso", ha affermato il capo della DPR Denis Pushilin.
Le forze armate ucraine sono avanzate verso Opytnoye negli ultimi due giorni; ieri sono riuscite ad entrare nella periferia, ma sono state fermate dai carri armati e dall’artiglieria russa. Nello stesso giorno, inoltre, hanno fatto irruzione nella cava tra Opytnoye e Vodyanoye, cercato di sfondare nella parte orientale di quest’ultimo insediamento e, anche qui, secondo i militari delle forze armate RF, sono state bloccate dalle difese di Mosca.
Il Ministero della Difesa russo, precisa che unità del gruppo di forze "Sud", in collaborazione con l'aviazione e l'artiglieria, hanno respinto cinque attacchi da parte di gruppi d'assalto della 110° brigata meccanizzata e della 101° brigata di sicurezza dello Stato maggiore delle forze armate ucraine nelle aree degli insediamenti di Avdeevka, Mayorsk e ad ovest di Andreevka della Repubblica popolare di Donetsk. In questo settore, Kiev avrebbe perso nelle ultime 24 ore oltre 255 militari, due veicoli da combattimento di fanteria, e un’unità di artiglieria semovente Gvozdika.
Foto © Imagoeconomica
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