Edifici ridotti in macerie e polvere. Danneggiate parti delle mura rosse, patrimonio mondiale UNESCO. Tajani: “Italia pronta ad aiutare”
Trenta secondi. Tanto è durata la scossa di terremoto che ieri notte, alle 23.11, ha messo in ginocchio il Marocco. Il sisma ha raso al suolo buona parte degli edifici e delle abitazioni della regione di Marrakesh, dove ha avuto epicentro il terremoto.
Il bilancio fornito dal Ministero dell’Interno si aggrava di ora in ora: le vittime sarebbero 632, 329 i feriti. Tra questi, ha precisato la Tv Al Aoula, 51 versano in gravi condizioni.
Sui social circolano filmati apocalittici: edifici che si sbriciolano all’improvviso, persone che scappano in strada, decine di letti improvvisati in piazza, persone che scavano a mano tra le macerie. Scene devastanti. Il terremoto è stato fortissimo: l'Istituto nazionale di geofisica del Marocco ha registrato una magnitudo 7.0 con epicentro nel comune di Ighil, a sud di Marrakech. La profondità del sisma a 8 chilometri.
Vicinanza alla popolazione colpita dal sisma è stata espressa dalla premier italiana, Giorgia Meloni che, si spiega in una nota di Palazzo Chigi, “ha espresso solidarietà al Primo Ministro Aziz Akhannouch, ai familiari delle vittime e al popolo marocchino, manifestando la piena disponibilità dell'Italia a sostenere il Marocco in questa emergenza".
Anche il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, si è detto addolorato: in un messaggio consegnato a X ha espresso la sua vicinanza alle vittime del "tragico terremoto" che ha colpito il Marocco annunciando che l'Italia è pronta ad aiutare Rabat "anche nelle fasi di soccorso". "Sono vicino al Marocco per il tragico terremoto che ha seminato morte e distruzione. L'Italia è pronta ad aiutare, anche per le fasi di soccorso, le autorità marocchine in questi momenti difficili", ha scritto Tajani inviando la propria preghiera "per le vittime e i loro familiari".
Intanto la Farnesina monitora la situazione. "A seguito del terremoto nell'area dell'Atlante, la Farnesina, con l'ambasciata d'Italia in Marocco e il Consolato generale d'Italia a Casablanca, monitorano la situazione e sono in contatto con le autorità locali. Per qualsiasi emergenza o segnalazione è possibile contattare l'Unità di Crisi al numero +39 06 36225", ha scritto la Farnesina sul Twitter-X.
Il terremoto ha danneggiato edifici dalla storica città di Marrakech fino ai villaggi sulle montagne dell'Atlante.
Nei video pubblicati sui social si vedono edifici ridotti in macerie e polvere e parti delle famose mura rosse che circondano la città vecchia di Marrakech, patrimonio mondiale dell'UNESCO, danneggiate.
Uomini, donne e bambini sono rimasti in strada tutta la notte, temendo scosse di assestamento.
Il capo della città di Talat N'Yaaqoub, Abderrahim Ait Daoud, ha detto al sito di notizie marocchino 2M che diverse case nelle città sono crollate, in alcuni punti l'elettricità e le strade sono interrotte.
Le autorità stanno lavorando per liberare le strade e consentire il passaggio delle ambulanze e degli aiuti alle popolazioni colpite, ma le grandi distanze tra i villaggi di montagna impediscono di essere veloci e conoscere l’entità del danno.