The Economist: a Kiev restano sei, sette settimane prima che la sua controffensiva culmini. Mosca: colpite le truppe nemiche vicino a Verbove, mentre Kiev rivendica avanzamenti
Mentre gli Stati Uniti hanno annunciato un nuovo pacchetto di “aiuti” all’Ucraina, da oltre 1 miliardo di dollari, che includeranno, oltre a missili HIMARS, armi anticarro Javelin e carri armati Abrams, anche le controverse munizioni all’uranio impoverito, il segretario di Stato Antony Blinken, durante la sua visita a Kiev, ha assunto toni quasi trionfali sull’andamento della controffensiva ucraina, a fronte di circa 200 chilometri quadrati conquistati in tre mesi (poco più dell’estensione del comune di Lucca), a costo di pesanti perdite.
Il numero esatto dei caduti è sconosciuto e gelosamente tenuto segreto da ambo gli schieramenti, ma gli indizi non sono incoraggianti. Un video dell’operatore di telefonia mobile ucraino Kyivstar, in seguito rimosso, chiedendo una donazione a favore delle forze armate, esortava a mandare un messaggio a un militare evidenziando che “400 mila eroi non risponderanno mai più al telefono”.
La nuova ventata di ottimismo paventata dal segretario di Stato americano, non sembra certo motivata da rosee proiezioni sul futuro del Paese, che ora si accinge a condurre in guerra anche uomini con disabilità, destinati, evidentemente, a rendere gloria all’equipaggiamento americano nuovo di zecca, piuttosto che a ricevere assistenza sanitaria.
A chiarire la sorte sacrificale a cui viene consegnata l’Ucraina ci ha pensato il leader della minoranza repubblicana alla Camera statunitense, Mitch McConnell.
"Aiutare l'Ucraina a riconquistare il suo territorio significa indebolire uno dei maggiori avversari strategici dell'America senza sparare un colpo... e i nostri colleghi avranno l'opportunità di fare proprio questo quando approveremo gli stanziamenti supplementari entro la fine di questo mese", ha dichiarato McConnell, auspicando dunque alla guerra a buon mercato fino all’ultimo ucraino per soddisfare gli interessi geostrategici statunitensi.
Nel frattempo, The Economist, citando un funzionario dell’amministrazione Biden, afferma che a Kiev restano circa sei-sette settimane di combattimenti prima che la sua offensiva culmini, ma, avendo gettato la maggior parte delle sue riserve prima di sfondare la seconda linea e subendo pesanti perdite nel tentativo di attraversarla, difficilmente riuscirà ad arrivare lontano.
"Se si guarda al campo di battaglia tra cinque anni, potrebbe sembrare sostanzialmente simile", afferma, nel merito, un alto funzionario dell'intelligence americana, sottolineando che la qualità delle forze sia russe che ucraine sta diminuendo nel tempo.
Mosca: colpite duramente le truppe nemiche vicino a Verbove
Nel settore più caldo del fronte nella regione di Zaporizhzhia continuano i pesanti combattimenti, mentre i bilanci sugli esiti degli scontri giornalieri appaiono contraddittori.
Kiev afferma di aver conseguito ulteriori progressi verso il Mar d’Azov, distante ancora 55 miglia.
"In direzione di Melitopol, le Forze Armate (ucraine) hanno fatto progressi nell'area a sud di Rabotino e a ovest di Verbove", ha dichiarato il portavoce dello Stato Maggiore Andri Kovalov.
D’altro canto, il governatore ad interim della regione di Zaporizhzhia Yevhen Balitsky riporta che i combattenti russi hanno inferto un duro colpo alle truppe ucraine che ruotavano sempre vicino a Verbove e Rabotino.
"La scorsa notte, il nemico ha ruotato le sue unità nell'area degli insediamenti di Verbovoye e Rabotino. Le nostre unità hanno inflitto ingenti danni da fuoco al nemico. Solo durante quella notte, il nemico ha perso circa un centinaio di persone tra i soldati della Forze armate ucraine", ha scritto il governatore su Telegram, precisando che le forze armate ucraine hanno subito perdite significative anche in termini di equipaggiamento, nell’ordine di nove pezzi di artiglieria, due mortai, due carri armati e tre UAV.
Il Ministero della Difesa russo riporta che nelle ultime 24 ore sono stati respinti 14 attacchi delle truppe AFU, sempre nelle aree di Verbove e Rabotino con perdite nemiche pari a 110 militari, quattro veicoli da combattimento di fanteria, due veicoli corazzati da combattimento, tre auto, un supporto di artiglieria semovente "Gvozdika", obici "Msta-B" e D-30, i sistemi di artiglieria semovente M109, M777, FH-70 e una stazione di guerra elettronica per il rilevamento dei droni "Bukovel-AD".
Droni caduti in territorio russo
Il Dipartimento militare di Mosca ha inoltre riferito che almeno 2 droni sono caduti a Rostov, sul Don, mentre 3 sono stati abbattuti nella regione di Bryansk e un altro nella regione di Mosca.
Il governatore della regione, Vasily Golubev, ha precisato che uno UAV è caduto nella parte occidentale della città, mentre il secondo nel centro, vicino all’edificio del quartier generale del Distretto Militare Meridionale. Almeno una persona ha riportato ferite.
Per quanto riguarda l’incursione a Mosca, l’agenzia di stampa statale russa Ria Novosti ha reso noto che un drone è stato abbattuto nel distretto di Ramensky, a sud-est della capitale, e che non ci sono stati “danni o vittime a causa della caduta di detriti”.
Bild: il missile che ha colpito il mercato di Konstantinovka potrebbe essere ucraino
Rispetto al recente bombardamento che ha provocato la morte di 16 persone, tra cui un bambino, nella città di Konstantinovka, emergono particolari che potrebbero porre Kiev direttamente sul banco degli imputati. L’osservatore militare del sito tedesco Bild, Julian Röpke, ha dichiarato che il missile è entrato nella città da nord-ovest, dunque dal territorio controllato dall'Ucraina.
"A giudicare da dove la gente guarda (da dove sente il suono) prima dell'impatto e dal probabile riflesso del proiettile volante nell'auto, il missile che ha colpito Konstantinovka proveniva da nord-ovest. Spero che questo si possa affermare senza fare nomi", ha scritto Repke, pubblicando le relative immagini.
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