“I sistemi politici italiano e americano hanno orientamenti opposti sulla guerra, i discorsi sulla guerra in Ucraina di Draghi, Meloni e Pd non possono essere uguali a quelli di Biden, tanto più che l’Ucraina non è nell’Unione europea né nella Nato. I trattati internazionali non costringono l’Italia ad alimentare la guerra dall’esterno”. Eppure, “l’analisi comparata dei testi scritti mostra che Meloni e Pd ripetono i tre slogan di Biden”. Così il docente di Sociologia del terrorismo internazionale Alessandro Orsini nelle colonne de Il Fatto Quotidiano, che mostra come - in barba all’art.11 della Costituzione - l’Italia non ripudi la guerra e, anzi, stia correndo sullo stesso binario tracciato da Stati Uniti e Nato. Una politica che il docente riassume in pochi punti: “1) Rifiuto di diplomazia e cessate il fuoco; 2) invio di armi a oltranza; 3) scontro all’ultimo sangue con la Russia”. Italia e Stati Uniti hanno divergenze di vedute molto significative. La cultura statunitense “attribuisce un valore positivo alla guerra; quella italiana, invece, un valore negativo”. È dunque una contraddizione che in Italia un partito d’opposizione come il Pd e la premier Giorgia Meloni “ripetano le parole di Biden - ha aggiunto -. Questa contraddizione svela il loro attacco alla Costituzione: un attacco politico e culturale”.
Secondo il professore, il meccanismo messo in atto “consiste nel combattere le politiche di pace per promuovere le politiche di guerra”. Mentre sotto il profilo culturale, “l’attacco alla Costituzione risiede nella sostituzione della cultura della pace con la cultura della guerra. La decostruzione, sorretta dall’analisi comparata dei documenti storici, svela gli abusi di potere nascosti dalla propaganda”. “Oggi più che mai lo scontro è tra la “grammatologia” di Derrida e il “logocentrismo” di Platone. Tutti dovremmo tornare ai testi scritti, a partire da quello della Costituzione. Almeno 70.000 soldati ucraini sono stati uccisi e 120.000 feriti (New York Times). I bambini russi e ucraini morti sono centinaia. La Costituzione italiana, che esalta la vita umana e non il nazionalismo, proibisce di alimentare la guerra con le armi e impone di lavorare per fermare una simile ecatombe”, ha continuato Orsini. E poi avverte: “In Ucraina, tutto volge al peggio. Il movimento pacifista si prepari a una dura resistenza”.
Foto © Roberto Pisana
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