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Il commento del professore di Sociologia del terrorismo internazionale dopo l’intervista al premier polacco Morawiecki

I venti di guerra e di una possibile catastrofe nucleare che soffiano sempre più forte sull’Europa, purtroppo, sembrano essere alimentati anche dalle affermazioni belligeranti dei leader occidentali. Recentemente, il Presidente del Consiglio dei ministri della Polonia, Mateusz Morawiecki, intervistato dal Corriere, ha paventato una possibile invasione di migranti che, in combutta con i mercenari del gruppo Wagner, starebbero escogitando bizzarri stratagemmi nel tentativo di varcare i confini polacchi e invadere il territorio. “I combattenti Wagner rappresentano una minaccia perché potrebbero travestirsi da guardie di frontiera bielorusse e aiutare i migranti illegali a entrare nel nostro Paese. Potrebbero - ha spiegato il Primo ministro polacco - anche addestrare i migranti a provocare e attaccare i servizi polacchi. Potrebbero cercare di attraversare il confine fingendosi immigrati clandestini per poi tentare di destabilizzare il nostro Paese”. Immediata la disamina di Alessandro Orsini: il docente di Sociologia del terrorismo internazionale cha ha più volte messo in guardia dai pericoli di un conflitto in cui l’Occidente vorrebbe “umiliare la Russia”, ma che potrebbe concludersi con “l’incenerimento dell’Europa occidentale” per una deriva militare di tipo nucleare. Così, nel suo articolo pubblicato dal Fatto Quotidiano, Orsini ha spiegato come le “euro-balle sulla Wagner in Polonia” potrebbero indicare il “livello morale e intellettuale della classe dirigente dell’Unione europea nel tempo di una guerra ad alto potenziale nucleare”. Il Primo ministro Morawiecki ha definito i combattenti della Wagner una minaccia perché “si travestirebbero da soldati polacchi senza che nessun soldato polacco si accorga dello stratagemma”. Questo - ha spiegato Orsini - potrebbe significare che Morawiecki sta ritraendo l’esercito del suo stesso Paese “come l’esercito più stupido del mondo”. Inoltre, l’esperto di sociologia del terrorismo internazionale ha proseguito dimostrando come il premier polacco, in realtà, sia riuscito nell’impresa di andare oltre, indicando come “stupidi” non solo i militari dell’esercito polacco, ma anche i migranti. “Morawiecki ritrae come stupidi i migranti, giacché reputa, obnubilato da orripilanti pregiudizi, che siano disposti a fare tutto ciò che viene chiesto loro, incluso buttarsi dalla finestra dietro richiesta del primo sconosciuto. E se i soldati della Wagner chiedessero ai migranti di farsi saltare in aria con le cinture esplosive o di farsi preti? Evidentemente - ha evidenziato Orsini - Morawiecki crede che i migranti siano esseri non umani, marionette senza capacità di discernimento, né valori”. Infine, Orsini ha manifestato qualche perplessità anche sulla parte in cui Morawiecki si è detto preoccupato che i mercenari della Wagner “potrebbero cercare di attraversare il confine fingendosi immigrati clandestini per poi tentare di destabilizzare il Paese”. Preoccupazioni che vedrebbero dei mercenari, da sempre inclini al metodo della forza bruta, capaci di conquistare Paesi senza dover necessariamente ricorrere alle armi.

Foto © Imagoeconomica

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