Le autorità boliviane hanno spiegato una massiccia operazione di polizia per catturare il trafficante di droga uruguaiano, Sebastian Marset, sospettato di essere anche il mandante dell'omicidio del magistrato antidroga paraguaiano Marcelo Pecci. Lo ha riferito il ministro dell'Interno di La Paz, Eduardo del Castillo, precisando che l'operazione che ha preso il via nel fine settimana coinvolge oltre 2.000 agenti, dispiegati principalmente nel dipartimento di Santra Cruz. "Abbiamo effettuato una serie di interventi con l'obiettivo di catturare il signor Sebastian Enrique Marset Cabrera, un trafficante di droga ricercato in tutto il mondo", ha annunciato Del Castillo in una conferenza stampa. "Abbiamo mobilitato oltre 2.250 agenti di polizia, più di 144 veicoli e effettuato più di 23 operazioni con l'arresto di 12 persone", ha aggiunto, mostrandosi convinto che l'arresto di Marset sia solo una questione di tempo. Nel corso di una perquisizione effettuata nella villa dove si rifugiava il latitante, sono stati sequestrati 17 fucili, una pistola, munizioni, giubbotti antiproiettile e 31 veicoli. Marset è ricercato dalla giustizia colombiana per l'omicidio del magistrato Pecci avvenuto nella località di Cartagena, ma anche da quella brasiliana, paraguaiana e uruguaiana per traffico di droga. A tradire Marset sarebbe stata la sua passione per il calcio. Il trafficante uruguaiano, che già in precedenza aveva acquisito un'intera squadra di calcio in Paraguay per poter giocare, si faceva passare infatti per un giocatore della squadra Los Tornos di Santa Cruz della serie B boliviana con il nome falso di Luis Amorim.
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