"E' stato un gigante dell'informazione, ci mancherà tantissimo". Lo ha detto il conduttore del programma Rai Report, Sigfrido Ranucci, all'uscita della camera ardente allestita in Campidoglio per Andrea Purgatori. "Era uno dei pochi con cui condividevo alcune chiavi di lettura di alcuni avvenimenti storici, soprattutto sulla mafia, che non va letta come un fenomeno a sé stante, ma dentro la società e nella sua collusione. Lui è stato straordinario perché ha raccontato fatti che erano ancora nel buio, come Ustica o il caso Orlandi. Senza di lui, non conosceremmo tante cose. Ho detto che prima o poi ci ritroveremo e che saranno 'affari loro' se ci riusciamo". "Ha sempre svolto l'attività giornalistica sulla strada - ha aggiunto -, è sempre stato veramente sul marciapiede e mai si è elevato a quella elité giornalistica che guarda dall'alto al basso. Andrea è stato uno dei rarissimi esempi di giornalisti della carta stampata che ha saputo lavorare nel mondo televisivo, che non è facile. E poi aveva una grande memoria enciclopedica, poteva contare su quel culto della memoria della quale il giornalismo non può fare a meno".
Foto © Imagoeconomica
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