La famiglia denuncia cure e diagnosi sbagliate
Apprendiamo da diverse fonti stampa che è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo alla Procura di Roma dopo l'esposto presentato dalla famiglia di Andrea Purgatori, il giornalista deceduto ieri mattina. Nell'atto depositato in Procura a Roma, finito sul tavolo dei magistrati Sergio Colaiocco e Giorgio Oran, i familiari chiedono che venga accertato se la cura di radioterapia, a cui era sottoposto il giornalista, per un tumore ai polmoni di cui era affetto, non ne abbia accelerato il decesso. La famiglia, assistita dagli avvocati Gianfilippo Cau, Alessandro e Michele Gentiloni Silveri, ha spiegato che nell'esposto presentato si chiede "che venga accertata la correttezza della diagnosi refertata ad Andrea Purgatori in una nota clinica romana e la conseguente necessità delle pesanti terapie a lui prescritte, e se, a causa dei medesimi eventuali errori diagnostici, siano state omesse le cure effettivamente necessarie". La Procura ha delegato per l'inchiesta i Carabinieri del Nas del Colonnello Alessandro Amadei chiamati a indagare quando vi sono dubbi sulle cure che sono state somministrate, compreso il tipo di farmaco che è stato adottato.
Difatti i farmaci possono rivelarsi letali se non conformi a determinati standard di produzione e somministrati a persone già convalescenti. Un aspetto che sicuramente sarà oggetto di massima attenzione da parte degli investigatori. All'autopsia che verrà effettuata nei prossimi giorni, parteciperanno anche medici legali nominati, come periti, dalla famiglia.
Foto @ Paolo Bassani
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