CNN: l’Ucraina ha perso 16 veicoli corazzati Bradley. The Economist: risultati contrastanti dagli attacchi
“Un muro d’acciaio”. Questa è l’immagine evocata al Wall Street Journal da un soldato di 28 anni quando il suo plotone è avanzato al di fuori della città di Mala Tokmak, dove ad attenderli c’erano i russi con un massiccio sbarramento di razzi Grad, assieme ad elicotteri e caccia che minacciosi ronzavano nei cieli.
La linea di contatto nel sud dell’Ucraina in queste ore è in pieno movimento e le battaglie sono feroci. Come riportato da Reuters, alcuni filmati recentemente pubblicati, mostrano le forze di Kiev che issano la bandiera nazionale in un edificio bombardato nel villaggio di Blahodatne, nella regione di Donetsk, e posano con i simboli della loro unità nell'adiacente villaggio di Neskuchne, entrambi a sud-ovest di Donetsk.
Domenica, il viceministro della Difesa, Hanna Maliar, ha celebrato l'annuncio della caduta dell'ultimo villaggio, Storozheve, ringraziando i marines che lo hanno riconquistato e aggiungendo: "Sarà lo stesso per ogni insediamento fino a quando non libereremo tutta la terra ucraina".
Negli ultimi due giorni le forze ucraine hanno inoltre lanciato un attacco da due assi che ha portato alla completa riconquista del saliente intorno al fiume Mokri Yali, permettendo alle truppe di spostare la linea del fronte da Velyka Novosilka/Velika Novosílka.
Su questo settore, l'Ucraina ha accusato le forze russe di aver distrutto un'altra diga lungo il fiume Mokri Yaly con l'obiettivo di rallentare la controffensiva.
Si tratta di progressi che, come riportato dall’Economist, contrastano tuttavia con le notizie meno incoraggianti di un'altra operazione di controffensiva che si svolgeva più a sud e ad ovest, nella regione di Zaporizhzhia.
I combattimenti degli ultimi sei giorni hanno determinato pesanti perdite tra le fila ucraine. La CNN, che ha citato un’analisi di intelligence open source, riporta che Kiev ha perso 16 veicoli corazzati Bradley forniti dagli Stati Uniti a seguito delle schermaglie che si sono susseguite. Una cifra non da poco se teniamo conto che questi rappresentano quasi il 15% dei 109 che Washington ha dato al Paese, come evidenziato nel Jakub Janovsky del sito di intelligence open source olandese Oryx, “I combattimenti frontali lungo l'asse Orikhiv-Tokmak sono stati duri”, ha ammesso una fonte militare all’Economist, spiegando che l'Ucraina ha subito perdite significative di armature e personale. "Più di dozzine" di soldati erano caduti, ha affermato.
Il presidente ucraino, Volodymyr Zelens'kyj
Per l’incursione Kiev si è servita della sua ben equipaggiata 47a brigata, addestrata dalla NATO, ma ha comunque “faticato a far fronte ai tradizionali punti di forza della Russia nella costruzione di fortificazioni e nella guerra elettronica”, ha aggiunto una fonte dell'intelligence militare ucraina.
La linea del fronte su questo settore è al momento incerta: mentre l'esercito di Kiev, per bocca del viceministro della Difesa, riferisce di aver conquistato Makarovka, dopo un’avanzata tra i 300 ed i 1.500 metri in due direzioni sul fronte meridionale, il capo del movimento pubblico locale "Siamo insieme alla Russia", Vladimir Rogov ha annunciato, al contrario, che l'esercito russo ha lanciato un contrattacco nell'area della sporgenza Vremevsky riconquistando il villaggio precedentemente perduto.
"Al momento, è iniziato un contrattacco da parte dei nostri ragazzi: la 127a divisione sta andando in battaglia, andando avanti. Allo stesso tempo, viene fornito un massiccio supporto alle forze aerospaziali russe. Stanno lavorando nella direzione di Neskuchny, buttando fuori il nemico da Makarovka", ha affermato Rogov, precisando che combattimenti si sono svolti anche in altri settori del fronte: tra le città di Gulyai Pole e Pologi, nell'area dell'insediamento di Dorozhnyanka, a sud della città di Orekhovo e nella zona del villaggio di Lobkovoe, dove le forze armate RF avrebbero interrotto tutti i tentativi di portare il Gruppo di sabotaggio e ricognizione (DRG) ad entrare nelle retrovie. Anche analisti militari ucraini riconoscono che “le truppe russe hanno dispiegato riserve significative per stabilizzare la situazione in prima linea".
Evidentemente, la tattica di difesa a scaglioni portata avanti da Mosca presupponeva originariamente che, se necessario, le Forze Armate potessero abbandonare le posizioni non necessarie e spostarsi in luoghi dove le difese sono compattate e preparate. Questo costringe le forze ucraine a inviare sempre più riserve in un corridoio largo solo 6 km, dove le unità corazzate sono chiaramente visibili, essendo anche costrette e bypassare i campi minati sulle strette strade di campagna.
"Oggi, la lunghezza del fronte Zaporozhye è di oltre 150 chilometri. Il nostro esercito ha costruito diverse linee di difesa in profondità, nelle quali il nemico si è imbattuto, gettando le sue forze al massacro", ha concluso Rogov a RIA Novosti.
Secondo il Ministero della Difesa russo, le perdite ucraine in questo settore ammontano a più di 120 militari, due carri armati e tre veicoli corazzati da combattimento.
Il Dipartimento militare scrive inoltre che l'aviazione dell'esercito e l'artiglieria hanno inflitto danni da fuoco anche alle unità della 65a brigata meccanizzata delle forze armate dell'Ucraina vicino a Novodanilovka (regione di Zaporizhzhia).
“Il nemico ha subito perdite per circa 250 militari, cinque carri armati, sette veicoli corazzati da combattimento, due veicoli a motore, un sistema di artiglieria semovente Akatsiya e un obice D-30 in queste direzioni nelle ultime 24 ore”, afferma il rapporto.
Mentre dunque infuriano le battaglie una fonte dello stato maggiore ucraino ha esortato alla cautela. "Non abbiamo impegnato le nostre forze principali e i russi non hanno impegnato le loro forze principali". Entrambi sono stati coinvolti in una "partita a scacchi" per tirare fuori le reciproche riserve, ha affermato. La "priorità immediata" dell'Ucraina è ridurre la superiorità russa nell'artiglieria, prendendo di mira i suoi sistemi con fuoco a lungo raggio.
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