Giulia Tramontano aveva 29 anni e tra 2 mesi avrebbe dato alla luce il suo primo figlio; invece è stata uccisa dal suo compagno, lei ed il bimbo che portava in grembo. Colpita a coltellate e poi infierendo sul suo corpo e provando a bruciarlo. L’assassino è reo confesso e fin da subito - sulla base della riforma cd Cartabia - potrà chiedere di avviare percorsi di giustizia riparativa (attraverso iniziative varie, magari chiedendo di incontrare i parenti della vittima).
Se sarà condannato ed avrà qualche attenuante o beneficio (le attenuanti per la confessione, o i benefici per i percorsi di giustizia riparativa), tra liberazione anticipata e misure alternative/liberazione condizionale, dopo una decina di anni di carcere tornerà libero per rifarsi una vita, come è già accaduto per altri.
Lei invece rimarrà sottoterra, viva solo nel ricordo e nel dolore dei suoi cari...vittima di un crimine efferato in un sistema penale che non fa più paura.
Fonte: instagram.com
Foto © Imagoeconomica
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