La Polizia di Stato, allertata dai militari dell'Esercito in attività di sorveglianza esterna al Centro direzionale di contrada 'S. Anna' di Reggio Calabria, dove sono ubicati gli Uffici di Procura e del Tribunale di primo grado, ha rinvenuto in un'aiuola un contenitore con 57 cartucce calibro 9 Flobert.
La scoperta è di lunedì sera ma la notizia si è appresa soltanto oggi.
Secondo quanto si è appreso, dal contenitore fuoriuscivano due fili, particolare questo che ha indotto gli investigatori della squadra mobile a richiedere l'intervento degli artificieri. La successiva ispezione, però, ha scongiurato la presenza di un potenziale ordigno collegato ai fili. Il Procuratore della Repubblica, Giovanni Bombardieri, ha immediatamente convocato e presieduto una prima riunione con i suoi collaboratori e le forze dell'ordine per avviare un'indagine - assieme al sostituto procuratore di turno Matteo Campagnaro - più approfondita sull'episodio, che potrebbe avere una matrice intimidatoria.
L’indagine è passata da poco nelle mani della Dda: stando a quanto trapela, per come è stato confezionato l'involucro, è escluso che questo sia stato abbandonato per caso. Piuttosto sembrerebbe un messaggio indirizzato probabilmente ai magistrati reggini. Dopo il ritrovamento, intanto, il prefetto
Massimo Mariani ha convocato per domani mattina un comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.
Ricordiamo che la procura reggina ha svolto numerose e delicate inchieste contro la 'Ndrangheta, mafia leader nel traffico di droga internazionale e il riciclaggio di denaro.
Basti ricordare l'operazione Eureka: i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Reggio Calabria, durante l'operazione hanno arrestato 108 persone - 85 in carcere - in esecuzione di quattro ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della Dda reggina.
Durante l'operazione era stato portato alla luce anche un ingente traffico di droga e un sistema di trasferimento di denaro tramite canali cinesi. Non bisogna dimenticare anche i processi celebrati nel Tribunale reggino, uno su tutti 'Ndrangheta stragista: accogliendo le richieste del Procuratore aggiunto reggino Giuseppe Lombardo la corte aveva confermato le condanne all'ergastolo per entrambi gli imputati, Giuseppe Graviano e Rocco Santo Filippone.
Gli accertamenti sono iniziati visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona con la speranza di dare un volto a chi abbia abbandonato quell’involucro.
Foto © ACFB
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