Battaglie per i fianchi di Bakhmut. Wall Street Journal: soldati britannici in prima linea in Ucraina
I bombardamenti di Mosca nei punti strategici dell'Ucraina non si fermano. Il Ministero della Difesa russo riferisce di attacchi missilistici contro i punti di schieramento e i centri di addestramento delle unità ucraine.
"Stasera, le forze armate della Federazione Russa hanno lanciato un'arma a lungo raggio ad alta precisione dal mare nei punti di schieramento e nei centri di addestramento per le unità delle forze armate dell'Ucraina, nonché nei depositi di munizioni, armi e attrezzature di fabbricazione straniera”, afferma il rapporto.
Un evidente cambio strategico rispetto alla campagna di attacchi missilistici contro il sistema di approvvigionamento energetico del paese. A confermarlo si è aggiunto il capo della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino Vadim Skibitsky, che ha riconosciuto come Mosca avrebbe ora una priorità completamente diversa: "interrompere i nostri piani e preparativi per le azioni attive durante la campagna primavera-estate", ha riferito a Rbc Ukraine. Per raggiungere questo obiettivo, secondo Skibitsky i russi starebbero cercando di distruggere i sistemi di difesa aerea, ma puntano anche ai centri di comando e controllo, le vie di rifornimento e punti di raccolta di munizioni, attrezzature, aree di stoccaggio del carburante, nonché aree di concentrazione delle truppe.
Il numero due dell'intelligence ha poi messo in evidenza che frammenti dei missili usati dai russi negli ultimi attacchi indicano che sono stati prodotti nel primo trimestre del 2023.
"Ora i russi sono in grado di produrre al mese circa 25 missili Kalibr, 35 unità di missili Kh-101, due unità di missili Kinzhal e cinque unità di missili balistici 9M723 Iskander. Riescono a importare componenti per la produzione di armi missilistiche nonostante le sanzioni internazionali", ha concluso Skibitsky.
Battaglie per i fianchi di Bakhmut, attacco agli ufficiali della brigata Edelweiss
Nel frattempo la situazione nel tritacarne di Bakhmut si fa critica per Kiev. Il capo della Wagner Evgenij Prigožin comunica che mancano 0,6 chilometri per raggiungere i confini della città.
"Oggi le unità della Wagner sono avanzate fino a 500 metri, occupando un'area (totale) di 330.000 metri quadrati” ha affermato Prigožin, specificando che sotto il controllo ucraino rimangono 0,6 chilometri.
“Siamo vicini al completamento dell'operazione, i combattimenti sono ancora in corso, il nemico sta ritirando le riserve", ha concluso il capo del gruppo mercenario.
Fonti russe parlano di intense battaglie sui i fianchi: la Wagner avrebbe distrutto il quartier generale con gli ufficiali della brigata Edelweiss in un attacco in cui sarebbe rimasto ucciso il comandante dell'8° battaglione della 10a brigata d'assalto da montagna delle forze armate ucraine "Edelweiss", il colonnello Golovatyuk.
È stato anche riferito che il distaccamento Nevsky ha attaccato il quartier generale delle forze armate ucraine vicino a Zaliznyansky, da dove Kiev ha coordinato l'offensiva in direzione Soledar sulla linea d'Vasyukovka-Sakko e Vanzetti.
Wall Street journal: soldati britannici operano in Ucraina
Secondo il Wall Street Journal le forze speciali britanniche dei reggimenti d'élite SAS e SRR, così come le unità navali SBS, operano in prima linea fungendo da intermediari chiave tra i servizi di intelligence della NATO e le forze armate.
Gli inglesi non combattono, ma il loro ruolo di primo piano nelle attività delle forze speciali ucraine si manifesta nelle operazioni di sabotaggio che l'Ucraina ha condotto contro le ferrovie russe, l'aeroporto, i depositi di carburante e altri nodi logistici. L'esercito britannico è anche considerato dal comando militare ucraino come il suo partner consultivo più affidabile.
“Il coordinamento sull'Ucraina tra Washington e Londra rimane senza precedenti in Occidente. Ma per Londra, il rischio di provocare il Cremlino è considerato meno importante della ricompensa di consentire la vittoria dell'Ucraina. E questo riguarda tanto Churchill, Brexit e Novichok quanto l'Ucraina”, riporta il quotidiano.
Foto di copertina © Imagoeconomica
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