Il professore di Sociologia a #Cartabianca: "Russia cresce economicamente, siamo lontani dalla fine della guerra"
Il professore di Sociologia del terrorismo internazionale, Alessandro Orsini, consueto ospite di #Cartabianca, il programma di Rai Tre condotto dalla giornalista Bianca Berlinguer, si è soffermato sulla visita in Italia di Volodymyr Zelensky e, in particolare, sul rifiuto del presidente ucraino di abbracciare la proposta di pace avanzata da Papa Francesco. “In questi giorni Zelensky è stato criticato per aver negato la proposta di pace del Papa. Tuttavia, vorrei richiamare l’attenzione sulle responsabilità dell’Unione Europea, impegnata a spendere 2 miliardi di euro per costruire munizioni da consegnare all’Ucraina entro il 2023. Sempre Zelensky ha ricevuto promesse relative alla consegna di missili e carri armati da Francia, Inghilterra, Italia e Germania. Ora, come fa Zelensky a dire: ‘Ho cambiato idea’”. Orsini, nonostante le tempistiche televisive, descrive con poche parole la politica belligerante occidentale e la tendenza di Europa e Stati Uniti a non voler accettare qualsivoglia prospettiva di pace e stabilità. Difatti, la linea intrapresa dall’occidente è stata confermata anche dal commento di un altro ospite della trasmissione: il segretario di +Europa, Riccardo Magi. “Nessuno ha creduto al fatto che il Pontefice potesse svolgere un ruolo di mediazione. Si tratta di un'aspettativa creata dalla stampa italiana - ha spiegato Magi -. Tutti sono consapevoli che Papa Francesco potrà svolgere un ruolo importante dal punto di vista umanitario, di dialogo con le autorità religiose russe ma nessuno ha mai pensato che potesse esserci un ruolo di mediazione”. Difatti, il segretario di +Europa ha proseguito la sua analisi rivendicando che in “Ucraina è stata evitata una carneficina solo grazie alle armi che sono state inviate”. In risposta al commento “gongolato” di Magi, Alessandro Orsini ha ricordato le sue analisi sul disastro ucraino: “Quello che ho visto si è verificato: la Russia sta sventrando l’Ucraina e, dal momento che detiene il controllo dei cieli, sta anche distruggendo intere città. Se vogliamo essere amici degli ucraini - ha ribadito Orsini -, l’unica cosa che dobbiamo fare non è andare in super produzione di munizioni ma cercare una mediazione”. Dichiarazioni, quelle di Orsini, avvalorate anche da una guerra ben lontana dal suo epilogo, dal numero di vittime che purtroppo continua ad aumentare e “da un crollo del Pil ucraino pari al 29,1 per cento nel 2022”. “Il sistema Paese è già collassato - ha concluso Orsini -. L’idea di inviare soltanto armi opponendosi alla diplomazia, come ha fatto Joe Biden fino ad ora, significa condannare l’Ucraina. La Russia, come ha confermato anche il Fondo Monetario Internazionale, crescerà più dell’Inghilterra e della Germania, forse, anche più dell’Italia e della Francia; questo significa che la Russia avrà i soldi per portare avanti la guerra mentre l’Ucraina non potrà farlo”.
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