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La figlia del pentito di Cosa Nostra Luigi Ilardo: “Stanchi di vedere ancora una volta lo Stato non avere il coraggio di processare sé stesso”

Questa sentenza credo sia inaccettabile per tutta la società civile e soprattutto per me in quanto Luigi Ilardo è una di quelle morti conclamate riguardo al contesto della trattativa Stato-mafia”. A dirlo, a wordnews.it, è Luana Ilardo. La figlia del pentito di Cosa Nostra e confidente dei carabinieri in procinto di essere riconosciuto collaboratore di giustizia ha commentato la sentenza della Cassazione sul processo Trattativa Stato-mafia che ha fatto cadere tutte le accuse.Non avevo grandi speranzo ma una parte di me si voleva ancora illudere che giustizia potesse essere fatta ma purtroppo questa è l’Italia. La delusione è tanta”, ha affermato. “Mi spiace che ancora una volta si sono dimenticati della figura di mio padre che non è stata menzionata nemmeno nelle deposizioni vergognose (della sentenza trattativa d’Appello, ndr) del 2 agosto in cui si parla della latitanza ‘soft’ (di Bernardo Provenzano, ndr) e si dimentica che in quella vicenda hanno mandato mio padre a morire al macello”. Questa assoluzione “è totalmente contraddittoria”, ha ribadito Luana Ilardo. “Ancora una volta si fanno forti di tecnicismi giuridici”. “E’ tutto un controsenso, anche solo vedendo le responsabilità mafiose. I mafiosi non sono stati assolti per non aver commesso il fatto ma sono stati semplicemente prescritti”, ha ricordato la Ilardo. Mi spiace che diverse persone, come quelle con le quali ho lottato in questi anni, se ne escano sostenendo che trattativa non c’è stata. La trattativa invece c’è stata”, ha affermato. “E ne abbiamo milioni di conferme sia dagli atti giudiziari che dagli stessi Ros, con Mario Mori che aveva detto di essersi seduto con Vito Ciancimino a trattare. E quindi Totò Riina potè fare le sue richieste con quel famoso ‘papello’. Mi auguro che tutta la comunità civile riesca in qualche maniera ad organizzarsi e protestare perché siamo stanchi che la magistratura e la giustizia non siano quello che deve essere. E soprattutto siamo stanchi di vedere che ancora una volta lo Stato non ha il coraggio di processare sé stesso”.

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