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Così il politico risponde alle domande scomode dei giornalisti

Fare domande scomode alla politica? Ancora non c'è il divieto, ma c'è chi lo vorrebbe se si guarda a certe risposte che taluni uomini delle istituzioni danno. E' accaduto ieri, nel Comune di Venezia dove era in corso la conferenza stampa di presentazione del nuovo mega-progetto per la riqualificazione dell'ex Ospedale al mare del Lido di Venezia (dopo la fumata nera dei resort Club Med e Th presentati in pompa magna prima della pandemia) in eHealth Technopark, ossia centro di ricerca hi-tech sulla sanità.
Nello spazio dedicato alle domande ha preso la parola Walter Molino, giornalista di Report (la trasmissione di Rai3 condotta da Sigfrido Ranucci), il quale ha chiesto al sindaco.
aggiornamenti sulle vicende giudiziarie di un ex socio della Misericordia spa, project financing di Luigi Brugnaro, quando ancora non era sindaco di Venezia. In particolare ha domandato se, dopo l’arresto dell'imprenditore, avesse mai informato la Prefettura che era necessario aggiornare la pratica antimafia della Scuola Grande della Misericordia di cui Brugnaro è stato in passato concessionario.
Brugnaro ha risposto inizialmente alla domanda, ma poi, stizzito, ha attaccato il giornalista e la trasmissione “Report”, definendoli “lo schifo d’Italia” ripetendolo due volte, con di sottofondo gli applausi della maggioranza, assessori e consiglieri presenti all'appuntamento di Ca' Farsetti.
Il video è stato pubblicato da Sigfrido Ranucci su canali social con il seguente commento del conduttore: "Oggi a Venezia, nel corso di una conferenza stampa, il nostro Walter Molino ha domandato al sindaco Luigi Brugnaro se il Comune di Venezia abbia mai chiesto alla Prefettura di aggiornare la pratica antimafia sulla società SVM che ha ristrutturato e oggi gestisce con concessione quarantennale la Scuola Grande della Misericordia. Soci della SVM erano la Umana di Brugnaro e il Consorzio Aedars di Pietro Tindaro Mollica. Nel 2015 Mollica è stato arrestato e gli furono sequestrate le quote della SVM che oggi sono in mano all'Agenzia per i beni confiscati alle mafie. Brugnaro, da sindaco di Venezia, si ritrovò ad essere al tempo stesso il concedente l'immobile e il concessionario, attraverso la Umana. Ma per Brugnaro il problema è Report". E poi ancora: "Si trattava di una domanda su un argomento importante di interesse pubblico, a un amministratore pubblico, fatta anche con garbo. In questo paese fare giornalismo è diventato sempre più complicato, l'intolleranza alle domande dei giornalisti ha superato da tempo i limiti di guardia".
Solidarietà è stata espressa alla redazione ed al collega Molino dalla segretaria generale della Fnsi, Alessandra Costante, dal Sindacato giornalisti Veneto, da Usigrai e Cdr della Tgr Rai di Venezia. "La colpa del collega Molino?- ha detto il sindacato - Aver fatto a Brugnaro una domanda su Svm e la gestione della Scuola Grande della Misericordia, per chiedere lumi sulla pratica antimafia relativa alla società. Come rilevato da Molino, soci di Svm erano la Umana di Brugnaro e Aedars, quest'ultimo un consorzio fallito nel 2015, le cui quote sono oggi in mano all'Agenzia per i beni confiscati alle mafie". 
"Il disprezzo del sindaco Brugnaro nei confronti del collega di Rai3 è sintomo del crescente clima di intimidazione rivolto ai giornalisti" ha rilevato Costante. "La tutela della libertà di informazione e di espressione, sancita dall'articolo 21 della Costituzione, in un Paese civile dovrebbe essere bagaglio di conoscenza di ogni politico e di ogni amministratore" ha infine concluso la segretaria generale Fnsi.

Anche la redazione di ANTIMAFIADuemila esprime la propria vicinanza a Report per questo ennesimo attacco all'informazione libera. 

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