L’ex magistrato: “Trattativa Stato-Mafia? Al di là della sentenza il rapporto tra istituzioni e organizzazioni criminali è di convivenza e connivenza”
Nel corso dell'incontro pubblico avvenuto il 18 aprile, "Perché scendere in campo", è stata presentata la lista dei candidati "Catania Risorge" per le elezioni comunali: l'ex magistrato palermitano Antonio Ingroia ha ribadito il suo sostegno a "Giuseppe Giuffrida, l'unico candidato sindaco di Catania che ha messo la lotta alla mafia e alla legalità in cima al suo programma elettorale. Per questo abbiamo deciso di sostenerlo", ha detto Ingroia. "Noi di Azione civile riteniamo che questi temi debbano essere le priorità a livello nazionale e regionale, partendo da Catania". "La cattiva politica ha vinto finora in Sicilia" mentre la Costituzione viene "sempre vilipesa" ha detto Ingroia, sottolineando la priorità del movimento politico da lui fondato: "Quella della lotta contro la mafia e per una politica che sia dalla parte della legalità". Un discorso che di primo acchito sembrerebbe banale se non fosse che "è sparito completamente il tema della lotta alla mafia" dalla agenda della politica nazionale.
I candidati consiglieri che si schierano al fianco di Giuseppe Giuffrida non sono politici, bensì docenti, architetti, liberi professionisti. Sono donne e uomini che hanno deciso di attuare la rivoluzione culturale di Catania. Sono liberi cittadini che vogliono rivendicare la rinascita di Catania. Tra di loro anche Luana Ilardo, figlia del collaboratore di giustizia Luigi Ilardo e Mario Ravidà, già Sostituto Commissario della Polizia Di Stato.
Il candidato sindaco di Catania, Giuseppe Giuffrida, e l'avvocato Antonio Ingroia
"Ringrazio il dottore Ingroia che ha deciso di appoggiare il dottore Giuseppe" - ha detto Luana - "non si risolverà mai nulla in questa nazione se prima no viene sconfitta la connivenza tra criminalità organizzata e istituzioni" ha concluso.
Il rispetto per una città che ha voglia di riemergere, la volontà di riportare Catania al suo splendore, la funzione pubblica, gli interessi che le mafie hanno sui fondi Pnrr, il ruolo della politica “per bene” e di quella “cattiva” collusa e connivente, sono stati i temi dibattuti.
Ingroia ha ricordato anche il processo Trattativa Stato - Mafia: "A breve avremo la sentenza della cassazione" ma "al di là della sentenza giudiziaria quello che è stato il rapporto tra repubblica, istituzioni e organizzazioni criminali è stato un rapporto di convivenza, talvolta anche di connivenza".
"Noi - ha detto - non possiamo accettare di convivere con i poteri criminali. Mentre oggi la politica e perfino le scelte dell'elettorato sono guidate da chi è stato condannato per associazione mafiosa. Prendo ad esempio le elezioni comunali di Palermo". Non è una sorpresa quindi che "la maggior parte degli italiani e dei siciliani onesti è delusa", ha detto l'ex magistrato. "Per questo motivo non vanno più a votare. Noi guardiamo a loro e facciamo un appello: c’è ancora una speranza di cambiamento per Catania e questa speranza la incarna Giuseppe".
Luana Ilardo, figlia del collaboratore di giustizia Luigi Ilardo e Mario Ravidà, già sostituto Commissario della Polizia Di Stato
"Candidarsi è un segno d’amore per la propria città", ha detto il candidato Giuffrida, "le lamentele e le accuse che i catanesi hanno mosso alle precedenti amministrazioni, nel corso degli anni, mi hanno spinto a mettermi in prima linea per attuare un cambiamento etico, morale, sociale e politico. Ogni cittadino dovrebbe custodire gelosamente la città come se fosse propria. Ogni catanese può recuperare la città, ad oggi in totale stato di degrado e abbandono, e fare la differenza”. Nel presentare la lista dei candidati consiglieri, Giuseppe Giuffrida ha espresso con forza che: "Si è perso il significato del bene comune e questo è il frutto di politiche imprudenti. Se amiamo davvero Catania, abbiamo l’obbligo morale di riaccendere la speranza in chi ormai è disilluso. Cambiare si può. Noi diamo un segnale. Un’inversione di marcia. Le amministrative dei prossimi 28 e 29 maggio, sono solo l’inizio di un percorso".
"Ci sono tante forme e tante sfaccettature nella vita quotidiana che possono fare la differenza. Catania è una città che può fare la differenza" ma "è stata amministrata in maniera 'imprudente' per non dire altro", ha detto.
Elezioni amministrative 2023 - Programma elettorale
1 Lotta alla mafia e all'illegalità
2 Gestione rifiuti
3 Mobilità urbana e sub urbana
4 Forestazione urbana ed efficientamento energetico
5 Liberazione del "Waterfront"
6 Politiche sociali e pari opportunità
7 Politiche Scolastiche
8 Politiche Sanitarie
9 Urbanistica, patrimonio comunale e disagio abitativo
10 Cultura e turismo
11 Commercio e Artigianato
12 Tutela dei diritti LGBTQIA
13 Sicurezza
14 Tutela degli animali
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