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Il ministro degli Esteri russo in viaggio in America Latina, ieri l’incontro con Lula oggi con Maduro

La Russia è interessata a porre fine al conflitto in Ucraina il prima possibile. A dichiararlo è stato il Ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov in un briefing tenuto ieri a Brasilia dopo i colloqui con il ministro degli Esteri brasiliano Mauro Vieira. Lo riporta Ria Novosti. "È chiaro che siamo interessati a porre fine al conflitto ucraino il prima possibile. Abbiamo spiegato in modo molto dettagliato in più di un'occasione le ragioni di ciò che sta accadendo, gli obiettivi che stiamo perseguendo a questo proposito", ha detto Lavrov, aggiungendo che oggi con il suo omologo brasiliano hanno parlato del "contesto che deve essere tenuto presente per risolvere questi problemi non su base momentanea, ma sulla base di accordi a lungo termine, che devono prima di tutto essere basati sul principio del multilateralismo e sulla considerazione degli interessi di sicurezza di tutti gli Stati senza eccezioni". Il ministro degli Esteri russo ha iniziato ieri dal Brasile una missione che lo porterà in diversi Paesi dell'America latina fino a fine settimana. Oggi è previsto l’incontro in Venezuela con Nicolás Maduro. Ieri, oltre all’incontro con l'omologo brasiliano Vieira, ha incontrato il presidente del Brasile, il socialista Luiz Inacio Lula da Silva. Al centro dei colloqui la crisi in Ucraina, tema sul quale lo stesso Lula è tornato nel recente viaggio in Cina, non risparmiando critiche agli Stati Uniti e a Kiev. Nei "fori internazionali" e nei "contatti bilaterali", sottolinea il ministero degli Esteri, il Brasile difende "la cessazione immediata delle ostilità” e rivendica "l'importanza di unire sforzi diplomatici che facilitino il raggiungimento di una soluzione pacifica negoziale".

Una posizione applaudita da Mosca che ritiene che gli sforzi di Brasilia per trovare una soluzione al conflitto in Ucraina "meritino attenzione”, come riporta il portale di Cnn Brasile. Ad una domanda sulla proposta di mediazione avanzata dal presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, ha detto ai reporter che "qualsiasi idea che tenga in considerazione gli interessi della Russia merita attenzione e certamente deve essere ascoltata". Negli Emirati Arabi Lula era tornato a commentare la crisi in Europa dell'est, sottolineando che anche l'Ucraina, oltre alla Russia, aveva deciso di andare in guerra, cosa che rende "molto difficile" raggiungere la pace. "Entrare in una guerra è molto più facile che uscirne. La decisione l'hanno presa tutti e due Paesi. Ora stiamo cercando di costruire un gruppo di Stati che non abbiano alcuna implicazione nel conflitto, che non vogliano la guerra e che desiderino costruire la pace nel mondo, parlando tanto alla Russia quanto all'Ucraina", ha affermato Lula da Abu Dhabi. Il presidente brasiliano ha anche sottolineato l'importanza di dialogare con Stati Uniti e Unione europea sul dossier ucraino.

"Dobbiamo convincere tutti che la pace è il modo migliore per promuovere qualsiasi processo di dialogo. Ma, per come sono messe le cose ore, la pace è molto difficile", ha osservato Lula, secondo cui un'iniziativa di dialogo per l'Ucraina dovrebbe essere mediata da un gruppo simile al G20, che includa Paesi "neutrali". Il leader brasiliano ha spiegato di averne parlato con Xi e anche con il presidente degli Emirati Mohamed bin Zayed al Nayan. "Dobbiamo sederci a un tavolo e dire basta. La guerra non ha mai portato e mai porterà alcun beneficio", ha sottolineato, non mancando di attaccare gli Usa perché "continuano a contribuire al prolungarsi del conflitto", così come i presidenti di Russia e Ucraina, Vladimir Putin e Volodymyr Zelensky, perché "non assumono alcuna iniziativa" per fermare i combattimenti.

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