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Il presidente bielorusso: “Cancellerà ogni speranza per il processo negoziale”. In Ucraina arrivano le bombe intelligenti USA. Pesanti perdite di Kiev in direzione di Donetsk

L’eventuale concretizzarsi di una controffensiva ucraina su vasta scala porterà ad un intensificarsi del livello di scontro. Ad affermarlo è il presidente bielorusso Alexander Lukashenko che ha lanciato l’allarme durante l’occorrenza del messaggio annuale al popolo e al parlamento del Paese.
"Ahimè, ora, come hai sentito, si parla molto della controffensiva delle forze armate ucraine. Secondo me, questo è estremamente pericoloso, questa è la cosa peggiore che sia possibile nelle condizioni attuali, perché può cancellare ogni speranza per il processo negoziale e porta a un'escalation irreversibile del conflitto", ha affermato Lukashenko che ha anche parlato della necessità di raggiungere una tregua immediata: "Dobbiamo fermarci ora, prima che inizi l'escalation. Proverò a rischiare di suggerire una cessazione delle ostilità, (...) dichiarare una tregua senza il diritto di movimento, raggruppare le truppe da entrambe le parti, senza il diritto di trasferire armi, munizioni ed equipaggiamento militare", ha detto il capo di Stato.
Un’iniziativa subito rigettata da Mosca, per bocca dell'addetto stampa del presidente russo Dmitry Peskov.
"Nulla sta cambiando nel contesto dell'Ucraina. Continua un'operazione militare speciale, poiché questo è l'unico modo per raggiungere gli obiettivi che il nostro Paese deve affrontare oggi", ha affermato Peskov.
D’altro canto lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky pochi mesi fa aveva firmato un decreto in cui si afferma l'impossibilità di negoziare con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.
In precedenza il ministro della Difesa ucraino Oleksiy Reznikov aveva rivelato che l'esercito si stava preparando per una controffensiva, invitando i partner europei a rafforzare l'assistenza militare con attrezzature pesanti e la formazione professionale del personale militare ucraino all'estero.
L’Europa ha risposto con un nuovo pacchetto da 2,2 miliardi di dollari per inviare 1 milione di colpi di artiglieria all'Ucraina nel prossimo anno e contemporaneamente accelerare la capacità del continente di aumentare ulteriormente la produzione. L'obiettivo immediato è ricostituire le scorte pericolosamente in diminuzione di proiettili da 155 mm, sparati dalle forze di Kiev a un ritmo di circa 3.000 al giorno, che arriva a 1 milione in 12 mesi.

Le forze armate ucraine hanno confermato l'uso delle "bombe intelligenti" americane JDAM
Nel frattempo emergono nuove indiscrezioni sull’utilizzo da parte dell’esercito di Kiev di nuove forniture più avanzate in grado di alzare il livello delle ostilità. Yuriy Ignat, consigliere del comando delle forze aeree delle truppe ucraine, ha infatti recentemente confermato l'uso di "bombe intelligenti" JDAM.
"Usiamo anche bombe JDAM. Si tratta di bombe di tipo occidentale, con le quali i nostri aerei colpiscono obiettivi importanti con successo. Queste bombe sono leggermente meno potenti, ma di altissima precisione", ha affermato durante la trasmissione di United News, sottolineando che Kiev sarebbe intenzionata a detenere un quantitativo maggiore di questi ordigni.


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Un utilizzo effettivo delle “bombe intelligenti” era stato già segnalato dall’edizione ucraina "Strana.ua" che riportava di un loro battesimo di fuoco nel “tritacarne” di Bakhmut. A febbraio, il consigliere del capo ad interim della Repubblica popolare di Donetsk (DPR), Yan Gagin, aveva dichiarato che se l'Occidente avesse consegnato tali armi a Kiev, non ci sarebbero stati più luoghi sicuri nel Donbass.
JDAM (Joint direct attack munition) è un sistema americano di bombe plananti ad alta precisione prodotto da Boeing dal 1997, realizzato per trasformare gli ordigni convenzionali in efficaci armi di precisione a costi finanziari relativamente bassi.
In un un dispositivo a caduta libera convenzionale, dotata di un set di ali e un sistema combinato di navigazione inerziale e GPS satellitare. Le ultime versioni di JDAM possono anche essere dotate di teste di guida laser per ingaggiare bersagli di manovra non fissi.
Secondo Ria Novosti è possibile che gli aerei da combattimento ucraini siano stati adattati per JDAM, come era stato fatto in precedenza con il missile anti-radar americano AGM-88 HARM adattato per MiG-29 e Su- 27.

Pesanti perdite ucraine in direzione di Donetsk
Secondo il ministero della Difesa russo le unità di Mosca hanno neutralizzato fino a 260 soldati e mercenari ucraini in direzione di Donetsk nelle ultime 24 ore.
"Nella direzione di Donetsk, durante le operazioni attive delle unità e del fuoco di artiglieria del Gruppo di forze meridionale, le perdite totali del nemico al giorno ammontavano a: fino a 260 militari e mercenari ucraini, quattro veicoli da combattimento di fanteria, quattro veicoli corazzati, due veicoli corazzati da combattimento, quattro camioncini e un obice D-30", afferma il rapporto.
Il dipartimento militare riporta anche di pesanti perdite di Kiev nelle direttrici di Kupyansky e Krasnolimansky, dove sarebbero stati messi fuori combattimento fino a 115 militari.

Foto © Imagoeconomica

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