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Scontro tra il presidente e Zaluzhny sull'eventuale ritirata delle truppe. El Pais: Kiev ha subito enormi perdite nella città dove ha schierato le migliori unità

I combattimenti non si fermeranno nella nuova Stalingrado del Donbass. Secondo Ria Novosti, che ha citato il consigliere del capo della repubblica popolare di Donetsk, Denis Pushilin, circa 10.000 militari ucraini sono rimasti a Bakhmut, oramai in fase di accerchiamento operativo.
Secondo il fondatore di Wagner Yevgeny Prigozhin infatti, i combattenti dei giorni scorsi avevano praticamente circondato la città.
A Kiev si respira nervosismo rispetto all’eventualità di una ritirata coordinata. Il quotidiano Bild, riportando informazioni provenienti da diverse fonti della leadership politica ucraina, parla di scontro aperto tra il presidente Volodymyr Zelensky e il comandante in capo delle forze armate, il generale Valery Zaluzhny sulle decisioni da prendere su Bakhmut. Lo stesso Zaluzhny qualche settimana fa aveva raccomandato di considerare la possibilità di lasciare la città per ragioni tattiche, ma l’ufficio di Zelensky non sembra dello stesso avviso.
D’altro canto, l’ultima dichiarazione pubblicata sul sito web presidenziale, a seguito di una riunione del quartier generale del comandante in capo supremo, riporta che Zaluzhny si sarebbe ora espresso a favore della continuazione dei combattimenti.
Valery Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate, e Oleksandr Syrskyi, comandante delle forze di terra ucraine, si sono espressi a favore del proseguimento dell'operazione difensiva e dell'ulteriore rafforzamento delle posizioni [ucraine] a Bakhmut", si legge in una nota.
Non si arretra di un passo a difendere l’ultimo grande bastione strategico per Kiev a difesa del Donbass, nonostante lo stesso Zelensky si sia lasciato sfuggire al Daily Mail che si tratta di “una delle battaglie più difficili. Dolorosa e difficile".


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Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky


Come scrive El Pais, effettivamente la cattura di Bakhmut non solo darebbe ai combattenti russi un raro vantaggio sul campo di battaglia dopo mesi di battute d'arresto, ma potrebbe interrompere le linee di rifornimento dell'Ucraina e consentire alle forze del Cremlino di proseguire verso altre roccaforti ucraine nella provincia di Donetsk.
Inoltre migliaia di persone sono state uccise e ferite nella battaglia e i video della città nell'ultima settimana mostrano molti edifici carbonizzati, crollati o senza finestre.
Non solo, sempre secondo El Pais, le forze armate ucraine hanno subito pesanti perdite in questa città, dove ha schierato le sue migliori unità.  Il 3 marzo, Kiev ha fatto saltare in aria due piccoli ponti che collegavano l'unico ingresso alla città e al loro posto è stato eretto un pontone lungo il quale, secondo volontari e rappresentanti delle organizzazioni di evacuazione, i residenti locali hanno cercato di abbandonare l’insediamento il giorno successivo.
Sul Kyiv Independent molti soldati lamentano la scarsità di un equipaggiamento che l’accerchiamento russo rende sempre più oneroso rimpiazzare con nuovi rifornimenti, mentre i combattenti sono spesso mandati in prima linea senza un adeguato equipaggiamento.
"Ci era stato promesso che non saremmo stati inviati direttamente alla linea zero, che prima saremmo stati inviati alla seconda o terza linea. E poi siamo arrivati ​​qui nel cuore della notte e ci hanno immediatamente mandato ad Artemovsk (Bakhmut)", afferma un soldato di nome Sergei.
Un medico militare chiamato Boris riferisce che a metà dicembre c'erano 500 persone nel suo battaglione e 150 combattenti un mese fa. Uno dei soldati ha espresso l'opinione che la possibilità di tornare vivi da una posizione nell'area della città sia del 30%.
Secondo il tenente colonnello dell'esercito americano Daniel Davis la “strenua difesa di Bakhmut ad ogni costo potrebbe impedire in modo significativo all'esercito ucraino di lanciare contrattacchi contro le truppe russe”.
"Il tempo perso e le perdite subite dall'Ucraina potrebbero rappresentare una minaccia che le offensive primaverili o estive di Kiev non riusciranno a respingere le forze russe, rendendo dolorosamente alto il costo di una permanenza troppo lunga ad Artemivsk nel lungo periodo", scrive Davis in un articolo per 19FortyFive.

Foto © Imagoeconomica

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