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Il professore e sociologo: "L'Italia potrebbe avviare il processo di arresto del conflitto"

"La mia previsione è che la guerra in Ucraina finirà con una cessione territoriale in favore della Russia". Così il professore e sociologo Alessandro Orsini in video pubblicato sulla sua pagina Facebook. "Io sto semplicemente anticipando i tempi" ha detto, spiegando i tre possibili scenari conclusivi del conflitto.
Il primo è che la Russia "vinca e prenda i territori che preferisce"; secondo "la Russia viene sconfitta e quindi userebbe le armi nucleari tattiche per vincere la guerra" e "anche in questo caso prenderebbe i territori che vuole prendere"; il terzo "esito possibile è che la Russia venga sconfitta sul campo, decida di non utilizzare le armi nucleari tattiche, si ritiri e si ricarichi per invadere nuovamente l'Ucraina come ha fatto per la guerra in Cecenia”. Quest'ultima, secondo Orsini, difficilmente si verificherà.
"La guerra in Ucraina è una guerra esistenziale per tutti i russi" ha detto Orsini: dobbiamo cercare di comprendere "che questa guerra non è stata voluta soltanto da Putin, e che non è la guerra di un uomo solo, come hanno sostenuto per mesi il Corriere della Sera, La Repubblica, La Stampa, Libero, Il Giornale, Il Foglio e Radio 24". "Questa è la guerra di tutti i russi contro la Nato" ma "non riusciamo a comprendere che la Russia ha una determinazione immensa nel vincere questa guerra, tutti i russi".
Ma se lo scenario è questo perché non iniziare subito dei trattati di pace?
"Le ragioni sono varie. Quando un fenomeno complesso si verifica o quando non si verifica c'è sempre una costellazione di cause, come direbbe Max Weber, a spiegare il fenomeno in oggetto. Quindi non dico che la ragione sia soltanto una ma vi dico quella principale dal mio punto di vista": "la guerra perfetta per Biden è esattamente quella che si sta svolgendo". "Se questa guerra avesse soltanto un piccolo difetto per Biden, la fermerebbe. Invece questa è proprio la guerra perfetta per Biden, perché è la guerra che tutela al meglio gli interessi degli Stati Uniti, da danneggiare gli interessi nazionali degli Stati Uniti Biden lancerebbe una mediazione e cercherebbe di moderare l'impeto della guerra e non porterebbe più avanti la linea della diplomazia zero".
La guerra, per Biden, deve essere "moderata, affinché non sfoci in un attacco nucleare da parte della Russia che danneggerebbe gli interessi degli Stati Uniti, perché Biden pensa soltanto a questo" e "deve essere una guerra prolungata perché Biden deve assicurarsi che il processo di separazione della Russia dall'Europa deve essere definitivo".
Certamente ci sono degli equilibri delicati: “Se si spaccasse il fronte della Nato o se Biden si accorgesse che il fronte Nato si sta spaccando in Europa interverrebbe per moderare il conflitto o con una mediazione diplomatica".
Ecco una delle ragioni per cui l'Italia dovrebbe rivedere la sua posizione e staccarsi dal conflitto in corso: "l'Italia potrebbe giocare un ruolo fondamentale per salvare l'Europa e anche l'Ucraina" ha detto il professore.
"L'Italia potrebbe addirittura avviare il processo di arresto della guerra in Ucraina. Guido Crosetto ha un potere immenso ma finge di non averlo. Ha paura che l'opinione pubblica in Italia se ne accorga".

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