L’iniziativa è organizzata dal collettivo Our Voice, Attivamente e Saturna. In Piazza Castello riunite decine di persone per seguire il processo
Al tribunale di Reggio Calabria è ripresa l’udienza del processo ‘Ndrangheta stragista, che si celebra davanti alla Corte d’Assise d’Appello (presidente Bruno Muscolo, a latere Giuliana Campagna), dedicata alla requisitoria del procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, applicato al processo come procuratore generale. Imputati sono il boss di Brancaccio Giuseppe Graviano e il mammasantissima Rocco Santo Filippone, boss di Melicucco. Entrambi sono accusati dell’omicidio dei carabinieri Antonino Fava e Vincenzo Garofalo, uccisi il 18 gennaio 1994. Un agguato per il quale i due mafiosi sono stati condannati all’ergastolo in primo grado e che rientrerebbe nella strategia stragista del 1993-1994 di Cosa Nostra alla quale, secondo l’accusa, avrebbe aderito anche la mafia calabrese.
La ‘Ndrangheta “si è resa partecipe di quella che è forse la pagina più buia che questo Stato ha vissuto dal dopoguerra”, aveva detto in aula Lombardo nella scorsa udienza. Fuori dal tribunale è in corso il sit-in organizzato dal collettivo Our Voice, Attivamente e Saturna intitolato “Con la Calabria che non si piega”. “Abbiamo sentito l’esigenza di organizzare questo presidio, perché siamo profondamente indignati rispetto al silenzio politico e mediatico che circonda questo maxiprocesso”, spiegano gli organizzatori presenti a Piazza Castello. Il sit-in è stato realizzato anche per manifestare la solidarietà della società civile ai magistrati della Dda di Reggio Calabria. Per seguire l’udienza è disponibile la diretta streaming e dalla piazza i collettivi hanno installato uno stereo con cui viene trasmessa la diretta del processo in corso. Domani si terrà l’ultima udienza dedicata alla requisitoria dell’accusa. La sentenza è prevista per l’11 marzo.
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Foto © Pietro Calligaris
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