Sale ancora il tremendo bilancio del sisma che ha colpito la Turchia: sono ormai 18.342 le vittime. Un numero cui si aggiungono gli almeno 3.500 morti che il sisma ha mietuto nel nord della Siria. Per quanto riguarda la Turchia, in base a quanto rivelato dalla protezione civile turca AFAD, i feriti sono 74.242. La stessa AFAD ha dichiarato che 97 mila tende familiari sono state approntate. Al lavoro al momento risultano 121 mila mezzi pesanti tra le macerie. Tra la protezione civile, forze di polizia, esercito, gendarmeria, personale medico e volontari locali e volontari selezionati sono al momento 121.128 le persone sul campo.
Oltre 1600 soccorritori europei inviati in Turchia
"Quasi immediatamente dopo il devastante terremoto che ha colpito Turchia e Siria, l'Unione Europea ha iniziato a mobilitare quella che si è trasformata nella più grande operazione di ricerca e soccorso del Meccanismo di Protezione Civile dell'Ue per salvare vite umane. In questa corsa contro il tempo, oltre 1600 soccorritori europei sono stati inviati in Turchia". Lo rende noto il commissario europeo per la Gestione delle crisi, Janez Lenarčič.
Inoltre il presidente dell'Assemblea popolare nazionale (Apn), la camera bassa del parlamento algerino, Ibrahim Boughali, ha tenuto una riunione consultiva con i capi dei gruppi parlamentari per studiare le modalità per fornire maggior sostegno alle vittime del terremoto spiegando che sono state esaminate diverse proposte per fornire assistenza alle zone colpite. Tra le opzioni discusse, i parlamentari hanno discusso la possibilità di stanziare parte del bilancio dell'Apn, l'apertura di un conto corrente bancario per raccogliere le donazioni delle associazioni e dei privati e la possibilità di creare un convoglio sanitario composto da coloro che sono in grado di fornire assistenza. "Una delle proposte più importanti è stata quella di tenere una riunione virtuale con l'Unione dei consigli degli Stati membri dell'Organizzazione per la cooperazione islamica per sollecitare l'invio di aiuti da parte di tutti i Paesi", aggiunge il comunicato.
Allentate le sanzioni alla Siria
Gli Stati Uniti hanno deciso di allentare temporaneamente, ovvero "per 180 giorni", alcune delle sanzioni imposte nei confronti del regime di Damasco dopo il terribile terremoto che ha colpito il nord della Siria. Lo rende noto il Dipartimento del Tesoro di Washington spiegando che si tratta di una misura finalizzata a permettere l'arrivo di soccorsi nelle zone della Siria colpite dal sisma. ''Le sanzioni statunitensi in Siria non ostacoleranno gli sforzi per salvare la vita del popolo siriano'', ha dichiarato il vice Segretario del Tesoro americano Wally Adeyemo. "Sebbene le sanzioni statunitensi contengano già esenzioni significative per gli sforzi umanitari, il Tesoro sta rilasciando una licenza generale per autorizzare i soccorsi post terremoto in modo che coloro che forniscono assistenza possano concentrarsi su ciò di cui c'è più bisogno: salvare vite e ricostruire", ha aggiunto.
Foto © Imagoeconomica
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