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Il portavoce Peskov: paesi NATO sempre più coinvolti nel conflitto. Tenente Daniel Davis: l’invio di carri armati occidentali non cambierà la situazione generale

L’attesa per l’offensiva di primavera è sempre più carica di avvertimenti su un potenziale incremento del livello di scontro su terreni ancora inesplorati.
A lanciare l’allarme questa volta è il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov (in foto) che ha avvertito come la fornitura di ulteriori armi all'Ucraina porterà solo a una "significativa escalation" del conflitto.
Kiev "richiede sempre più armi", ha precisato Peskov in una telefonata con i giornalisti, dopo che il viceministro degli Esteri ucraino, Andriy Melnyk, ha invitato la Germania a inviare al suo Paese un sottomarino.
Il portavoce del Cremlino ha dunque denunciato come i paesi occidentali incoraggino queste richieste e professino la propria disponibilità a fornire tali armi.
È una situazione senza uscita: porta a una significativa escalation, porta i paesi della NATO a essere sempre più coinvolti direttamente nel conflitto, ma non ha il potenziale per cambiare il corso degli eventi e non lo farà”, ha precisato.
Nel mentre lo stesso presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incalzato sulla rapida consegna degli armamenti promessi: "Quindi dobbiamo fare del tempo la nostra arma. Dobbiamo accelerare gli eventi, accelerare la fornitura e l'apertura di nuove opzioni di armi necessarie per l'Ucraina" ha affermato, avvertendo che la Russia stava facendo "costanti tentativi di sfondare la nostra difesa".
Iniziative che, tuttavia, sempre più voci autorevoli definiscono inutili a sovvertire le sorti del conflitto. Ad incrementare il coro dei dissidenti si è aggiunto il tenente colonnello dell'esercito americano Daniel Davis, che ha sostenuto come l'invio di carri armati occidentali in Ucraina non cambierà la situazione reale ed è un'operazione di informazione.
"La sfida è far funzionare sul campo ciò che funziona nei videogiochi e sulla carta", ha affermato il militare intervistato a Breitbart.
A suo avviso, la recente decisione di inviare carri armati occidentali in Ucraina è una "enorme operazione informativa" che non ha nulla a che fare con il successo sul campo di battaglia. Davis ha anche messo in dubbio l'efficacia dell'hardware militare fornito. "Posso dirvi che solo avere carri armati della NATO non significa avere successo sul campo di battaglia", ha affermato.
Recentemente il nuovo report della Rand Corporation, uno dei più prestigiosi istituti di ricerca americani, ha esortato Washington a tirarsi fuori dal conflitto in Ucraina poiché "gli interessi degli Stati Uniti sarebbero meglio serviti evitando un conflitto prolungato" e "i costi e i rischi di una lunga guerra... superano i possibili benefici". La ragione sarebbe niente meno che la necessità di concentrarsi sulla sfida contro Pechino, che sarà sempre più spinta ad avvicinarsi a Mosca con l’estendersi del conflitto.


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Le truppe russe hanno occupato nuove frontiere nell'area di Ugledar
Secondo il Ministero della Difesa russo, l’esercito di Mosca ha occupato linee più vantaggiose nell’area di Ugledar.
"Nelle direzioni Sud-Donetsk e Zaporizhia, le unità del gruppo di forze Vostok, continuando operazioni offensive di successo, hanno preso linee più vantaggiose e hanno inflitto danni da fuoco alle unità della 1a brigata di carri armati delle forze armate dell'Ucraina nell'area di ​​insediamento dell'Ugledar della Repubblica popolare di Donetsk (DPR)", si legge nel sommario del dipartimento.
Secondo il Capo della DPR Denis Pushilin tuttavia la conquista sarà segnata dalla difesa ad oltranza delle truppe di Kiev: "Dato il gran numero di strutture industriali e grattacieli, ovviamente, presumiamo che il nemico resisterà", ha affermato Pushilin, aggiungendo che non poteva prevedere quando la città sarebbe stata occupata totalmente dalle forze russe.

Colpiti mercenari stranieri alla base militare ucraina di Ochakiv
Emergono ancora indizi sulla presenza massiva di mercenari stranieri nel teatro di guerra. Ria Novosti riporta che l'artiglieria russa ha colpito una base militare ucraina nella città di Ochakov, in cui sarebbero stati annientati anche mercenari britannici.
"Di notte, è stato effettuato un attacco di artiglieria sulla base della Marina ucraina nella città di Ochakiv, <...> dove si trova una delle unità del 73° Marine Special Operations Center. A seguito di danni da incendio, i sistemi di supporto vitale e le infrastrutture di attracco sono stati distrutti. Il nemico ha perso tre veicoli, 14 nazisti sono stati eliminati e sette sono rimasti feriti", ha affermato la fonte a Ria Novosti, che ha poi specificato come tra i militari liquidati ci sarebbero mercenari britannici che avevano addestrato personale militare ucraino ad azioni di sabotaggio nel Mar Nero e nel Mar d'Azov.

Foto di copertina © Imagoeconomica

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