Annunciati danni a 702 infrastrutture. I russi distruggono un gruppo di sabotatori nella Repubblica popolare di Donetsk. Bombardamenti su Kherson e Donetsk
Gli attacchi di Mosca alle infrastrutture energetiche ucraine stanno generando una criticità sempre crescente nelle forniture di corrente elettrica. La società Ukrenergo questa mattina ha annunciato un ulteriore incremento della carenza di approvvigionamento nel sistema energetico ucraino. "Ciò è dovuto alla chiusura di alcuni blocchi di centrali elettriche a causa del bombardamento delle infrastrutture del gas nella regione orientale", afferma la compagnia sul proprio canale Telegram.
Sarebbero ben 702 le infrastrutture critiche danneggiate, secondo il primo viceministro dell'Interno Yevgeny Yenin, che ha precisato si tratterebbe principalmente di gasdotti e sottostazioni elettriche. "In generale, al momento abbiamo informazioni su oltre 35.000 oggetti danneggiati a causa di attacchi russi", ha aggiunto Yenin.
Nel frattempo, il sindaco di Kiev Petr Panteleev ha annunciato che la città assisterà ad interruzioni di corrente emergenziali per tutta la durata dell'inverno. Che la situazione fosse critica, lo aveva già annunciato la stessa Ukrenergo il 16 dicembre, quando aveva descritto un deficit che coinvolgeva oltre il 50% dell’approvvigionamento di energia elettrica.
Sul fronte dei combattimenti nella linea di contatto nel Donbass si registrano pesanti perdite. ll rappresentante ufficiale del ministero della Difesa russo, Igor Konashenkov, ha affermato che le forze armate russe hanno distrutto un gruppo di sabotaggio e ricognizione ucraina (DRG) nella Repubblica popolare di Donetsk (DPR).
"Il gruppo ucraino di sabotaggio e ricognizione delle forze armate ucraine (AFU) è stato distrutto, che operava in direzione dell'insediamento di Vladimirovka nella Repubblica popolare di Donetsk", ha spiegato.
Il Dipartimento Militare ha poi aggiunto che nella regione di Zaporizhzhia le forze missilistiche e l’artiglieria di Mosca hanno distrutto un deposito militare ucraino, mentre nella regione di Kharkiv sono stati colpiti cinque posti di comando delle forze armate ucraine, 72 unità di artiglieria, manodopera ed equipaggiamento militare.
Il ministero della Difesa ha parlato anche delle ostilità in diversi settori del fronte: nella direzione di Kupyansk, le unità ucraine hanno perso più di 30 militari, tre veicoli da combattimento corazzati e due auto. Nella direzione Krasnolimansky, l'artiglieria russa ha colpito quattro gruppi tattici della 25a brigata d'assalto aviotrasportata, dell’80a e 95a delle forze armate dell'Ucraina e della 103a brigata di difesa territoriale. Le perdite di Kiev in questo settore ammonterebbero a più di 170 militari, due veicoli corazzati e quattro camioncini.
In direzione di Donetsk invece, secondo il Ministero della Difesa di Mosca, le truppe russe in un giorno hanno distrutto più di 80 soldati ucraini, un carro armato, quattro veicoli blindati e cinque auto. Verso Yuzhnodonetsk, nell'area di Ugledar, invece sarebbero state sconfitte le unità della 72a brigata meccanizzata delle forze armate ucraine e mercenari stranieri, con perdite che ammonterebbero a più di 70 militari, cinque veicoli blindati e due camioncini.
Nelle ultime 24 ore inoltre gli artiglieri ucraini avrebbero distrutto due sistemi M777 americani e un obice FH-70 tedesco, da cui è stato effettuato il bombardamento delle aree residenziali di Donetsk.
Bombardamenti russi su Kherson, colpito ospedale maternità
Secondo il vice capo dell'ufficio del presidente ucraino Kyrylo Tymoshenko, un’ala dell’ospedale di maternità di Kherson è stato colpito nelle ultime 24 ore da bombardamenti aerei e dall’artiglieria di Mosca. Sarebbero 33 i razzi lanciati contro obiettivi civili nella città nell’ultimo giorno. Sabato scorso il bilancio ufficiale parlava di 10 morti e 58 feriti a seguito degli attacchi russi.
Non è escluso che le strutture civili di Kherson siano state poste postazioni di tiro o depositi di munizioni. In precedenza Amnesty International aveva denunciato come le truppe ucraine avessero violato le norme legali internazionali e il diritto militare piazzando armi nelle scuole, negli ospedali delle città, trasformato oggetti civili in obiettivi militari. Le autorità ucraine, inoltre, lunedì 14 novembre hanno revocato ad alcuni giornalisti stranieri il permesso per svolgere il loro lavoro informativo nella città che era stata in precedenza evacuata dalle forze russe e tornata sotto il controllo di Kiev.
Foto: it.depositphotos.com
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