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A TU PER TU CON... Antonella Beccaria

Tra sprazzi di verità, nascondimento dei fatti, depistaggi continui, la strage del 2 agosto 1980 alla stazione centrale di Bologna a tutt'oggi resta davvero uno dei fatti cruciali della nostra Repubblica. 
Non un semplice attentato terroristico, bensì “una strage politica e di Stato”, come hanno scritto nero su bianco i giudici della Corte d’Assise di Bologna presieduta dal giudice Michele Leoni nelle motivazioni della sentenza che due anni fa ha condannato in primo grado all'ergastolo Gilberto Cavallini per concorso nell’attentato, ritenendolo il quarto Nar che ha agito in concorso con Valerio Fioravanti, Francesca Mambro e Luigi Ciavardini già condannati in via definitiva come esecutori materiali della strage. Un altro processo si è concluso lo scorso 6 aprile quando la corte d’Assise di Bologna, presieduta da Francesco Caruso (giudice a latere Massimo Cenni), ha condannato l’ex terrorista di Avanguardia Nazionale Paolo Bellini all’ergastolo con un anno di isolamento diurno per concorso nell’attentato del 2 agosto 1980. E, insieme a lui, la Corte ha condannato a sei anni anche l’ex capitano dei carabinieri Piergiorgio Segatel, con l’accusa di depistaggio, e a quattro anni Domenico Catracchia, ex amministratore del condominio usato come rifugio dai Nar in via Gradoli, per false informazioni al pm al fine di sviare le indagini. Secondo il quadro accusatorio, Bellini avrebbe agito in concorso con l’ex capo della Loggia P2 Licio Gelli (che è stato già condannato per il depistaggio sulla strage, ndr), il suo ex braccio destro Umberto Ortolani, l’ex direttore dell'Ufficio Affari Riservati del Ministero dell'interno Federico Umberto D'Amato e l’ex piduista, nonché senatore del MSI, Mario Tedeschi individuati quali mandanti, finanziatori o organizzatori dell’attentato, finanziato grazie ai soldi del Banco Ambrosiano. 
Ecco gli sprazzi di verità indicibili. Di questo abbiamo parlato con la giornalista e scrittrice Antonella Beccaria, autrice del libro "Dossier Bologna" (edito da Paper First), che da tempo si occupa con le sue inchieste dei tanti misteri che hanno riguardato la nostra Repubblica.

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