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Tentati contrattacchi ucraini a Kupyansk e Krasno-Limansky. L’Ucraina vicina al collasso energetico

Il congelamento della linea di contatto nel Donbass, dove i russi continuano ad operare per mantenere le attuali posizioni difensive, potrebbe ben presto lasciare spazio ad una nuova grande offensiva da parte di Mosca. A dirlo sono alti funzionari ucraini, tra cui lo stesso ministro della Difesa Oleksii Reznikov che, intervistato dal The Guardian, sostiene come un nuovo attacco su larga scala potrebbe avvenire entro febbraio.

Osservazioni che fanno eco a quelle fatte all'Economist questa settimana, da parte del presidente Volodymyr Zelensky, del capo delle forze armate, il generale Valerii Zaluzhnyi, e del capo delle forze di terra, il colonnello generale Oleksandr Syrskyi.

Riferendosi alla mobilitazione parziale della Russia di circa 300.000 soldati, Reznikov ha suggerito che mentre la metà veniva utilizzata per rafforzare le forze di Mosca dopo una serie di battute d'arresto sul campo di battaglia, il resto veniva preparato in modo più approfondito per future offensive.

La seconda parte della mobilitazione, (di circa 150.000 soldati ndr.), ha visto iniziare i propri corsi di addestramento in diversi campi”, ha affermato Reznikov, parlando della campagna di mobilitazione della Russia, iniziata a ottobre. “I [coscritti] - ha continuato - hanno un minimo di tre mesi per prepararsi. Significa che stanno cercando di iniziare la prossima ondata offensiva probabilmente a febbraio, come l'anno scorso. Questo è il loro piano.”

Il ministro della difesa di Kiev, dice di aspettarsi che la Russia continui a mobilitare i suoi cittadini oltre l'attuale mobilitazione parziale, descrivendo la tattica principale dei comandanti russi come un "tritacarne" in base al quale lanciano quanti più corpi possibile in battaglia nella speranza di sopraffare il più piccolo ucraino.

"Il Cremlino sta cercando di trovare nuove soluzioni [per] come ottenere la vittoria", ha affermato Reznikov. Nell'Economist il generale Zaluzhnyi ha lanciato un avvertimento simile, scongiurando alcune affermazioni occidentali che vedevano la mobilitazione di Putin come fallimento oramai conclamato. "La mobilitazione russa ha funzionato", ha sostenuto invece il generale, precisando che i russi "sono in fase di preparazione al 100” e che un grande attacco potrebbe arrivare “a febbraio, nel migliore dei casi a marzo e nel peggiore alla fine di gennaio”.

La valutazione secondo cui la Russia potrebbe preparare una nuova campagna su larga scala contro l'Ucraina nei prossimi mesi è in contrasto con i briefing dell'intelligence statunitense che hanno suggerito come il ritmo della guerra sarebbe rallentato durante il sopraggiungere dell'inverno ucraino.

Tentati contrattacchi ucraini a Kupyansk e Krasno-Limansky
Il Ministero della Difesa russo riporta di una fallita controffensiva di Kiev nella direzione di Kupyansk, verso l’insediamento di Sofiyivka nella Repubblica popolare di Luhansk (LPR). 

A seguito dell’attacco preventivo lanciato dall’artiglieria, dai lanciarazzi pesanti, dagli attacchi aerei dell’esercito, fino a 35 militari ucraini, un veicolo da combattimento corazzato e tre camioncini sono stati distrutti.

Nella direzione Krasno-Limansky invece, a seguito degli attacchi dell'aviazione e del fuoco dell'artiglieria, è stato sventato un contrattacco da parte di quattro gruppi d'assalto delle forze armate ucraine verso degli insediamenti di Ploschanka, Golikovo e Kremennaya della Repubblica popolare di Luhansk. Durante l’operazione, Kiev avrebbe perso fino a 40 militari, un veicolo da combattimento e tre veicoli blindati.

Kiev spara 13 proiettili calibro NATO a Donetsk, morta una donna
Come riportato dal centro congiunto per il controllo e il coordinamento delle questioni relative ai crimini di guerra dell'Ucraina (JCCC), nelle ultime ore le truppe di Kiev avrebbero sparato 13 proiettili di calibro 155 mm contro la città di Donetsk.

"Il bombardamento è stato registrato dalle VFU (formazioni armate dell'Ucraina) in direzione: 15.55 (ora di Mosca - ndr) - l'insediamento di Krasnogorovka - la città di Donetsk (distretto di Petrovsky): (sono stati rilevati ndr.) tre proiettili con un calibro di 155 millimetri ", ha affermato il dipartimento nella sua dichiarazione.

Secondo il quartier generale della difesa territoriale della Repubblica popolare di Donetsk, durante gli attacchi un civile sarebbe rimasto ucciso:

"VFU hanno sparato contro il distretto Petrovsky di Donetsk, una donna è morta", ha riportato.

Il calibro da 155 mm, lo ricordiamo, appartiene allo standard NATO che vede in particolare l’adozione di obici M777, protagonisti di imponenti partite militari inviate a Kiev, soprattutto negli ultimi mesi.

L’Ucraina vicina al collasso energetico
Sempre il comandante in capo delle truppe ucraine Valery Zaluzhny ha affermato sull’Economist che il paese è sull'orlo del collasso nel campo dell'energia.

"Non sono un esperto di energia, ma sembra che siamo sull'orlo. Siamo in bilico sull'orlo…", ha affermato Zaluzhny, che ha precisato come il problema dell’approvvigionamento di energia elettrica colpisca circa 12 milioni di persone.

I blackout elettrici dovuti agli attacchi di missili e droni russi alle infrastrutture energetiche dell'Ucraina stanno paralizzando la sua economia, anche in settori chiave come quello minerario e manifatturiero. Un rapporto del Washington Post afferma che l'Ucraina ha bisogno di altri 2 miliardi di dollari al mese oltre ai 55 miliardi di dollari già previsti per il prossimo anno per far fronte alle spese di base.

Foto: it.depositphotos.com

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