A Cartabianca il professore commenta le parole di Giorgia Meloni che aveva affermato: “Se non invieremo armi verremmo considerati una Nazione inaffidabile”
“L’Ucraina ha il sacrosanto diritto di combattere e resistere. Quello che io contesto è l’uso del popolo ucraino da parte occidentale come ‘carne da macello’ per avanzare in Europa dell’est a spese della Russia, con la quale l’occidente non intende dialogare.Nessuno, infatti, deve permettersi di avviare un dialogo con la Russia perché, secondo il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, il Segretario generale della NATO Jens Stoltenberg e il Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, l’unica strategia possibile è l’invio di armi per sconfiggere la Russia sul campo”.
A ribadirlo è il professore di sociologia del terrorismo internazionale Alessandro Orsini, ospite del programma di approfondimento “Cartabianca” condotto dalla giornalista Bianca Berlinguer.
Orsini ha voluto precisare che non ha mai contemplato la resa dell’Ucraina nei confronti della Russia ma, ha sempre auspicato l’avvio di trattative da parte dell’occidente in concomitanza con lo scontro bellico in Ucraina perché “i processi di pace hanno una logica ferrea - ha ribadito Orsini -; non esiste che ci sia prima un cessate il fuoco e poi una trattativa. Se conduciamo analisi comparate dei ‘cessate il fuoco’ in Siria, Yemen, Libia e altre guerre, possiamo notare che prima avviene la trattativa diplomatica e poi il ‘cessate il fuoco.’” - ha proseguito - “L’Occidente deve riconoscere il diritto della Russia di non avere i missili della NATO puntati su Mosca. Un diritto riconosciuto anche dal Presidente francese Emmanuel Macron attraverso una notizia rilanciata in quasi tutto il mondo tranne che in Italia. Macron ha detto - ha precisato Orsini - : ‘Una precondizione di qualsiasi dialogo di pace con la Russia è di rispettare le esigenze della sicurezza nazionale della Russia’”.
Parole in netta contrapposizione con quelle pronunciate recentemente dalla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e riprese dal quotidiano “Il Messaggero”. “Se l'Italia decidesse di estraniarsi dai suoi alleati e comunità internazionale, di non inviare più armi a sostegno dell’Ucraina, cambierebbe solo l’approccio verso di noi - ha affermato Giorgia Meloni -, verremmo considerati una Nazione inaffidabile che quando arrivano le difficoltà scappa”.
Insomma, secondo la narrazione del professor Alessandro Orsini, siamo davanti ad un Occidente incapace di mediare per la pace e concentrato esclusivamente su obiettivi che promuovono lo scontro con la Russia; una narrazione avvalorata anche da un conflitto che, almeno per il momento, sembra destinato a durare ancora per molto tempo.
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