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È un fatto che la tattica "zero diplomazia" di Joe Biden e Ursula von der Leyen sta fallendo.
Il professore Alessandro Orsini, sul 'Fatto Quotidiano' ha elencato i perché: "l’esercito ucraino si indebolisce e quello russo si rafforza"; "mentre l’Ucraina è senza corrente elettrica e senz’acqua, la Russia ne ha in grandi quantità; mentre il gas scarseggia in Ucraina, in Russia abbonda; mentre i soldati ucraini caduti al fronte non possono essere rimpiazzati, quelli russi diventano più numerosi; mentre il territorio ucraino è devastato, quello russo è illeso; mentre l’Ucraina è in bancarotta, l’economia russa, come rivela il Fondo monetario internazionale, regge piuttosto bene all’enormità delle sanzioni occidentali". "Il Fmi ha dovuto correggere al rialzo le previsioni circa la caduta del Pil russo".
Anche per quanto riguarda la fornitura di armi la situazione è altrettanto preoccupante.
"Il New York Times - ha spiegato Orsini sul 'Fatto' - ha appena rivelato che 20 Paesi della Nato su 30 hanno dato fondo alle riserve militari. Per non sguarnire i loro magazzini, i governi occidentali devono ridurre l’invio di armi a Kiev o produrle velocemente mentre le loro economie rallentano".
Al contrario, secondo i massimi generali della Nato, la Russia ha "ancora molte risorse da investire, inclusa la trasformazione dell’economia nazionale in economia di guerra e l’arma nucleare tattica come extrema ratio".
I missili russi, intanto, stanno spingendo l'Ucraina verso l'era preindustriale e i bambini morti sono quattrocentocinquanta e quelli feriti più di mille.
Orsini ha ricordato "l’intervista del 31 agosto scorso rilasciata dal comandante dell’esercito tedesco, Eberhard Zorn, il quale invitava a non sottovalutare il potenziale bellico della Russia" e "le dichiarazioni di Mark Milley, capo di Stato maggiore Usa, che ha invitato il blocco occidentale alla diplomazia con la Russia subito dopo l’abbandono di Kherson. Zorn e Milley si rendono conto che il futuro non è roseo per l’Ucraina".
"La nostra proposta - ha spiegato infine - è di investire tutte le risorse nella diplomazia per evitare che la Russia, dopo avere fiaccato le difese di Kiev ridotta alla miseria e la popolazione in fuga, marci sulla città per decapitare il suo governo". "Purtroppo, il Segretario generale della Nato, Stoltenberg, ha appena dichiarato che la Nato intende assorbire l’Ucraina, costi quel che costi. L’estremismo di Stoltenberg è pericoloso giacché fornisce un incentivo ai russi ad abbattere Zelensky".

Fonte: ilfattoquotidiano.it

Foto © Imagoeconomica

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