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Si tratta di Javier Ibarra, ex ministro per la sicurezza Interna. Il cadavere è stato trovato nella sua abitazione nella città di San Lorenzo, ad Asuncion

Presentava due colpi di arma da fuoco alla testa. Istituito un gruppo inquirente per investigare sul caso

L'ex pubblico ministero antidroga e vice ministro per la sicurezza interna durante il governo di Horacio Cartes, Javier Ibarra, è stato trovato morto questo venerdì mattina, nella cucina della sua abitazione situata nel quartiere villa universitaria della città di San Lorenzo. È stato un suo vicino a trovare il corpo. Un’equipe forense della Procura ha esaminato il corpo per determinare le cause della morte e, in prima istanza, è stato stabilito che il cadavere presenta due ferite nella zona cranica causate, probabilmente, da colpi di arma da fuoco. Con il passare delle ore si rafforza sempre più l'ipotesi dell'omicidio, e sulla base di questa il procuratore generale Sandra Quinones ha organizzato d'urgenza una squadra di lavoro per coordinare le indagini.
Le autorità di polizia impegnate sulla scena del ritrovamento del cadavere dell'ex ministro hanno sequestrato, in una stanza adiacente la cucina, un'arma da fuoco calibro 22 e l'agente fiscale intervenuto nel caso, Gerardo Mosqueira, ha affidato le sue conclusioni ai medici forensi della giurisdizione.
Mosqueira ha dichiarato: “Non ci sono tracce di violenza, né disordine nell’abitazione, non sono stati riscontrati tentativi di furto, è stato trovato il suo portafoglio e il suo cellulare e tutti i suoi effetti personali erano al loro posto. Non ci sono tracce di effrazione sulla porta, ma si, ci sono due ferite che richiamano l'attenzione”.
Si presume che il fatto abbia avuto luogo all'alba, ed alcune persone impegnate nelle indagini non scartano chiaramente l'ipotesi che si tratti di omicidio.
Dal canto suo il capo del commissariato primera de San Lorenzo, Lidio Castiñeira, ha riferito alla stampa che sono stati avvisati del ritrovamento del corpo da un vicino che ha trovato l'ex viceministro della sicurezza Interna senza vita, nella cucina della sua casa, con tracce di sangue.
Ha aggiunto che un famigliare ha chiamato Ibarra ripetutamente e vedendo che non rispondeva al cellulare ha chiesto ad un vicino di andare in casa dell'ex pubblico ministero, dove è stato trovato senza vita. Agenti della polizia scientifica si sono recati immediatamente nell'abitazione per esaminare il corpo. Il vicino avrebbe trovato il portone socchiuso.
Ha aggiunto, inoltre, che nella casa non ci sono telecamere di sicurezza ma vi sono alcune telecamere a circuito chiuso nei pressi del luogo del delitto e con tutta sicurezza le immagini saranno analizzate. 
Questo fatto terribile si aggiunge ad una catena di episodi che si sono verificati in Paraguay negli ultimi tempi, specialmente a Pedro Juan Caballero; episodi di violenza, di tenore politico e di stampo mafioso. Tra questi il più trascendentale e mediatico è stato l'assassinio del procuratore Marcelo Pecci che, sebbene ucciso in terre paraguaiane, è strettamente legato al  mondo sommerso della malavita, del narcotraffico transnazionale, con l'intento di toglierlo di mezzo perché sicuramente le sue indagini riguardavano reti, intrighi e nomi altisonanti legati alla criminalità.
In questo contesto il procuratore generale Sandra Quiñónez ha istituito immediatamente un gruppo inquirente per indagare sulla morte di Ibarra: il pubblico ministero dell'Unità contro il crimine organizzato, Andrés Arriola, ed i suoi colleghi Julio Ortiz e Gerardo Mosquitera, hanno accettato l'incarico richiesta del pm Roberto Zacarías. 
Ancora una volta il crimine organizzato paraguaiano compie nuovi attentati; potrebbero essere legati all'attività dei pm impegnati contro il narcotraffico? In questo caso specifico contro un ex pubblico ministero che aveva un incarico durante l'amministrazione di Horacio Cartes? Questo fatto criminale è forse legato in qualche modo al caso Pecci?
Ancora una volta l'impressione è che si stia calpestando un  terreno scabroso in terre paraguaiane, dove il narcotraffico regionale ed internazionale hanno solide radici radicate in seno istituzionale e nella società?
Tutto questo ci lascia costernati, deve essere condannato e denunciato urgentemente.

Foto tratta da ipparaguay.com.py

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