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Mosca lancia 70 missili, regione di Kiev completamente a corto di elettricità. Le truppe ucraine bombardano il Donbass con proiettili calibro Nato

Quella di ieri sarà ricordata come un’altra giornata caratterizzata da violenti bombardamenti contro le infrastrutture energetiche dell’Ucraina. Secondo le forze armate di Kiev, Mosca avrebbe lanciato almeno 70 missili contro il paese nel suo ultimo attacco su larga scala. Di questi, 21 su 31 sarebbero stati abbattuti dalle forze di difesa nella regione di Kiev, come annunciato dal sindaco della capitale, Vitali Klitschko.
Sette le vittime accertate al momento tra la popolazione civile nella regione di Kiev. Uno dei 10 missili che sono sfuggiti alle difese ha colpito un condominio a Vyshgorod, sobborgo nord di Kiev, uccidendo tre persone e ferendone 15. L'esplosione ha lasciato un cratere di 3 metri proprio di fronte all'edificio, distruggendo gli appartamenti intorno, facendo saltare le cime degli alberi vicini.
È volato proprio sopra di noi. Abbiamo sentito un fischio e poi si è abbattuto sull'edificio", ha affermato Ruslan Vorona, un residente locale, citato dal The Guardian.
A seguito dei bombardamenti russi, come precisato dal capo dell'amministrazione militare regionale di Kiev Oleksiy Kuleba la regione di Kiev è rimasta completamente priva di energia elettrica, con un’interruzione parziale dell’approvvigionamento idrico e del riscaldamento.
Una situazione tanto grave che, stando alle parole dello stesso sindaco Klitschko, intervistato dal quotidiano Bild, la città potrebbe dover affrontare il "peggior inverno dalla Seconda Guerra Mondiale" a causa delle ripetute interruzioni di corrente.
Altri blackout si sono registrati nelle regioni di Lviv, Odessa, Kharkiv, Khmelnitsky, Nikolaev e Zaporizhzhia. A Ladyzhyn, nella regione di Vinnytsia, sarebbe stata colpita la centrale termica, mentre, come conseguenza dei bombardamenti, si è verificato lo spegnimento delle unità di potenza della centrale nucleare dell'Ucraina meridionale nella regione di Mykolaiv ed il trasferimento al funzionamento di emergenza della centrale nucleare di Rivne nell'ovest del paese.
Anche nella rete ferroviaria si sono registrati drammatici ritardi, con pesanti interruzioni nella partenza dei treni, che hanno costretto le compagnie a servirsi di locomotive diesel di riserva per il trasporto.
Nel frattempo, sulla linea di contatto nel Donbass, secondo il ministero della Difesa russo, le forze armate di Mosca hanno continuato l’offensiva in direzione di Donetsk, mentre una controffensiva ucraina, poco più a sud in direzione dell’insediamento di Pavlovka è stata respinta con il massiccio utilizzo del fuoco dell’artiglieria. Durante i combattimenti, oltre 60 militari di Kiev sarebbero stati messi fuori combattimento, assieme a cinque veicoli corazzati.
Come riportato da Ria Novosti, che ha citato l'ufficio di rappresentanza della repubblica popolare di Donetsk (DPR) presso il Centro congiunto per il controllo e il coordinamento delle questioni relative ai crimini di guerra dell'Ucraina (JCCC), l’esercito di Kiev avrebbe bombardato Donetsk e altri due insediamenti della regione con proiettili calibro 155 mm.
Il JCCC ha aggiunto che alle 16:05 sono stati sparati cinque proiettili dello stesso calibro a Yasinovataya e altri quattro alle 16:30 nell’insediamento di Dokuchaevsk.
L'artiglieria con un calibro di 155 millimetri, precisa Ria Novosti, è utilizzata dai paesi della NATO, che hanno appunto fornito a Kiev obici M777 a lungo raggio compatibili con questi standard balistici.

Foto: it.depositphotos.com

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