Presente alla cerimonia anche il ministro della Giustizia Nordio
"Grazie al ministro Nordio per la sensibilità dimostrata nel venire qui e partecipare a questa nostra gioia". Così lo scorso martedì 15 novembre il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri, ha aperto la cerimonia di inaugurazione della nuova sede della Procura di Catanzaro, realizzata in uno dei siti di maggiore pregio del capoluogo, il Convento dell'Osservanza (poi diventato Ospedale militare). Alla cerimonia, appunto, ha partecipato anche il ministro della Giustizia Carlo Nordio. "Questa storia - ha ricordato Gratteri - nasce il 16 maggio 2016, il giorno del mio insediamento", quando il procuratore di Catanzaro per la prima volta accennò alla possibilità di recuperare la struttura che oggi ospita la nuova procura chiedendosi "perché era chiusa da anni". “Non è stato facilearrivare a oggi - ha detto Gratteri nel suo intervento -. Il Sud è bellissimo ma scattano dei meccanismi strani: quando qualcuno prova a fare qualcosa spuntano sempre altri che la mettono in dubbio". Gratteri nel suo intervento ha ringraziato anche l'ex presidente della Corte d'appello di Catanzaro, Domenico Introcaso, che - ha ricordato - "mi spiegò che 'paghiamo 1,7 milioni di euro all'anno di fitto'. Mi dico che bisogna fare qualcosa e vado a trovare Delrio, all'epoca ministro. Lui mi ha detto 'non siamo riusciti a fare nulla in Calabria ma se c'è lei - conoscendo la mia testa dura - l'opera si farà’”. Gratteri, oltre che per le sue inchieste e la sua carriera in magistratura, è noto anche per la sua grinta e determinazione, sia nelle attività investigative sia nella realizzazione di queste opere strutturali. “Guarda che capisco di edilizia – disse al progettista Vincenzo Corvino – stai attento che ti seguo tutti i giorni”. Così è stato: 6 anni dopo, l’immobile ha riscoperto la sua antica bellezza e oggi ospita la Procura della Repubblica di Catanzaro in un palazzo tra archi a tutto sesto in vista, scale a tratti in pietra grezza e bianco conventuale alle pareti. Mantenendo, però, le peculiarità della struttura originaria, come ad esempio le piccole porcine rimaste come ai tempi delle celle dei monaci. Il Procuratore, inoltre, ha fatto vedere un video nel quale è stata proiettata l'immagine di un'altra infrastruttura alla quale ha tenuto molto, l'allestimento dell'aula bunker nell'area industriale di Lamezia Terme. “La più grande del mondo occidentale, costruita in quattro mesi e mezzo nel periodo del Covid a Lamezia Terme - ha spiegato -, perché a Catanzaro non c'erano strutture adatte. Dovevamo fare il maxiprocesso (Rinascita Scott, ndr) e non sapevamo dove celebrarlo. Ho avuto un po' di problemi con i quadri del ministero della Giustizia allora, perchésentivo che ci mettevano i bastoni tra le ruote. Ci sballottavano tra Palermo e Rebibbia, ma né l'una né l'altra aula andavano bene. Eravamo al ministero, io chiamo l'allora presidente della Regione Jole Santelli e le chiedo di darci il capannone. Dice 'prendetevelo gratis’”. Il procuratore, mentre continua a portare avanti il suo lavoro a Catanzaro, proietta il suo sguardo al futuro, anche se nei primi mesi del 2024 dovrà lasciare il suo incarico e trovarne uno nuovo (cosa che farà con coraggio, determinazione e spirito di servizio). Infatti, dice, “Abbiamo chiesto al nuovo presidente della Regione Occhiuto di darci gratis Palazzo Alemanni dove faremo la procura europea e sarà ospitata la polizia giudiziaria. Occhiuto ci ha dato gratis anche un altro capannone vicino all'aula bunker dove faremo il più grande archivio distrettuale". Parlando con i giornalisti a margine della cerimonia, infine, Gratteri ha sottolineato che “il Sud non è la terra delle incompiute” e anche al Sud “è possibile in tempi ragionevoli realizzare opere importanti com’è stata l'aula bunker di Lamezia Terne, come lo è questa Procura e come saranno altre opere che sono già in cantiere e in progettazione".
Foto © Imagoeconomica
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