Per il generale Mark Milley stop alle ostilità in inverno, ma assicura forniture militari per tutto il tempo necessario. Zelensky parla di feroci battaglie nel Donbass
Mentre si sopisce la scintilla dell’incidente polacco, la cui origine è ora attribuita dall’amministrazione americana ad un errore della contraerea ucraina, il Pentagono annuncia una possibile fine delle ostilità nel prossimo futuro.
Secondo il generale Mark Milley, presidente del Joint Chiefs of Staff degli Stati Uniti, i combattimenti potrebbero rallentare con l’inizio dell’inverno, il che creerà una possibile finestra per la risoluzione del conflitto.
"In inverno possono succedere molte cose, tuttavia, di norma, a causa delle condizioni meteorologiche, le operazioni tattiche rallentano. A mio parere, il presidente Biden e Volodymyr Zelensky hanno affermato che questa crisi alla fine deve essere risolta politicamente. Quindi, se le operazioni tattiche rallentano allora potrebbe esserci una finestra per una soluzione politica o almeno l'inizio dei negoziati", ha affermato il generale in una conferenza stampa dopo la risoluzione del gruppo di contatto per l’assistenza all’Ucraina.
Una “finestra” per i negoziati che tuttavia non prescinde dal perseguimento del sostegno militare a Kiev da parte degli Alleati. Sempre il generale Milley ha affermato che gli Stati Uniti mirano a fornire armamenti "per tutto il tempo necessario".
"Gli Stati Uniti – ha proseguito Milley - continueranno a sostenere l'Ucraina con le migliori attrezzature possibili per garantire che abbia una posizione forte sul campo di battaglia contro i russi".
Sul fronte degli armamenti, il capo del Pentagono Lloyd Austin ha confermato che i sistemi missilistici antiaerei NASAMS, che gli Stati Uniti avevano precedentemente inviato in Ucraina, sono già utilizzati sul campo di battaglia. “Sono lieto di annunciare che i sistemi di difesa aerea della NASAMS che abbiamo inviato in Ucraina sono già in uso. E la loro efficacia al momento è davvero impressionante", ha dichiarato Austin, nel merito, in una conferenza stampa dopo la regolare riunione del gruppo di contatto sull'assistenza a Kiev.
Recentemente, sempre il dipartimento della Difesa statunitense, aveva annunciato l’invio di sistemi di difesa aerea Avenger, che avrebbero portato l’ammontare dell’assistenza militare USA a oltre 1 miliardo di dollari solo nell’ultimo mese. Gli Avenger, lo ricordiamo, sono piattaforme semoventi (prodotte dalla Boeing), in grado di sparare missili terra-aria Stinger, realizzati invece dalla Raytheon, al cui consiglio di amministrazione presiede, non a caso, anche il segretario alla difesa statunitense Lloyd Austin. Il nuovo pacchetto di assistenza bellica include anche missili HAWK, munizioni per sistemi missilistici di artiglieria ad alta mobilità (HIMARS), oltre 100.000 colpi di artiglieria, 100 veicoli a ruote multiuso ad alta mobilità (HMMWV), 400 lanciagranate e armi leggere.
In Ucraina intere città sono rimaste senza elettricità
Dopo che quasi 100 missili hanno colpito l’intero paese nella giornata di ieri, centinaia di città sono rimaste senza elettricità, acqua e riscaldamento, mentre si sono verificate importanti interruzioni del traffico di rete: "Quasi 100... razzi hanno colpito l'Ucraina... Le centrali elettriche sono state nuovamente distrutte, centinaia di città senza elettricità, acqua e riscaldamento, il traffico Internet è diminuito di due terzi", ha affermato Zelensky in un videomessaggio.
L’imponenza dell’attacco militare russo è stata confermata anche dal ministro dell'Energia dell'Ucraina, il tedesco Galushchenko, che ha definito il bombardamento come il più massiccio dall'inizio dell'operazione speciale russa, mentre il capo dell’azienda energetica Ukrenergo, Kudrytsky, descrive un quadro funesto rispetto al futuro approvvigionamento di energia elettrica per il paese:
"C'è stato il più grande attacco nella storia del settore energetico, che ha colpito tutte le regioni dell'Ucraina... I prossimi giorni saranno difficili: si avvicina un'ondata di freddo e il consumo di elettricità aumenterà, rispettivamente, anche il carico sulle reti. Pertanto, vi chiediamo di essere comprensivi degli arresti, che verranno implementati secondo necessità, nonché di non abbandonare l'abitudine di utilizzare l'elettricità in modo economico", ha affermato Kudrytsky sul suo canale Telegram.
Feroci battaglie nel Donbass
Mentre secondo Ria Novosti, le forze armate della Federazione Russa continuano le operazioni militari offensive nella direzione di Avdiivka, il Ministero della Difesa di Mosca riporta che nelle battaglie per la conquista del villaggio di Pavlovka, nella Repubblica Popolare di Donetsk, sono rimasti uccisi fino a 1400 militari delle forze armate di Kiev.
Secondo il dipartimento militare la sua cattura apre un trampolino di lancio per un'ulteriore offensiva delle truppe russe nel Donbass in direzione di Ugledar, necessaria per allontanare l’esercito ucraino dalla città di Donetsk.
La pressione di Mosca sul fronte è tanto violenta da spingere lo stesso Zelensky ad ammettere in un videomessaggio che l'esercito russo sta "organizzando l'inferno" per le forze armate ucraine nel Donbass. "Attacchi russi nella regione di Donetsk. È solo un inferno lì. Ogni giorno ci sono battaglie incredibilmente feroci", ha affermato.
Foto: it.depositphotos.com
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