“Fuck the Eu”, letteralmente “l’Unione europea si fotta”: a febbraio del 2014 questa frase era sfuggita non a una persona qualunque, ma al massimo responsabile americano per le relazioni con il Vecchio Continente: l’ex segretario di Stato aggiunto, Victoria Nuland, attuale Sottosegretario di Stato per gli affari politici nell'amministrazione Biden.
La battutaccia alla Nuland era scappata nel corso di una telefonata con l’ambasciatore americano a Kiev, Geoffrey Pyatt, in cui si era discussa la possibilità di trovare un accordo tra il governo ucraino di Viktor Ianukovich e l’opposizione guidata dall’ex pugile Vitali Klitschko.
Lo stesso anno, ricordiamo, il 2 maggio del 2014 quarantotto persone persero la vita, bruciate vive, nella Casa dei Sindacati della città di Odessa. Era stato “un golpe nazista in grande stile” aveva dichiarato il compianto Giulietto Chiesa. L’edificio era andato a fuoco, ma la causa del rogo non è mai stata accertata per il semplice fatto che la magistratura e la polizia ucraina non hanno svolto indagini sulle responsabilità, come accertato da un rapporto dell’Onu. Quello che è certo che al di fuori dell’edificio centinaia di sostenitori del nuovo governo, guidati da gruppi neonazisti, lanciarono bottiglie incendiare contro l’edificio.
In sostanza il 2014 è stato un anno drammatico per l'Ucraina, e per l'Europa: cambiamento repentino a livello politico e militare.
L'ex magistrato Carlo Palermo, nella sua rubrica de "L'Altra storia d'Italia", ha ricordato l'insediamento del governo filo - atlantista di Petro Porošenko, soggetto implicato "in una rete di società offshore", come rivelato dall'inchiesta giornalistica culminata nella pubblicazione dei 'Panama Papers'.
Il tema dell'estrema destra è particolarmente sentito quando si parla della guerra in corso: dopo l'invasione da parte della Russia in Ucraina, Putin ha affermato che "il proprio intervento è stato un intervento di denazificazione".
Dopo il governo di Porošenko è salito al potere il partito di Volodymyr Zelensky, la cui figura è coinvolta in una serie di operazioni finanziarie trasversali non del tutto chiare. Palermo, nell'ultimo video pubblicato, ha messo in relazione le recenti manovre filo occidentali in Ucraina anche con la ben più recente inchiesta giornalistica 'Pandora Papers'.
Ci troviamo di fronte, ha detto, "alla rottura di equilibri" e ad un "capovolgimento di gestione" a livello internazionale. Un quadro, questo, molto simile a ciò che "avvenne tra le due stragi, quella di Capaci e di via d'Amelio”: cioè quell'incontro tra "banchieri che avvenne sullo yacht Britannia nel giugno del '92".
La Rubrica "L'altra storia d'Italia" di Carlo Palermo
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