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Capi delle forze armate di Russia e Usa a colloquio su possibile utilizzo di ordigni nucleari a basso rendimento

Continua il duello diplomatico sull’eventualità che una provocazione in Ucraina possa far deflagrare il conflitto in un’escalation incontrollata.
Nella giornata di oggi il capo di Stato maggiore russo, Valery Gerasimov, ha avuto due colloqui telefonici distinti con gli omologhi Usa, Mark Milley, e britannico, Tony Radakin in merito al "possibile uso da parte di Kiev di una bomba sporca" su cui la Russia ha di recente lanciato l'allarme.
Non sembrano un bluff queste indiscrezioni per Mosca; la minaccia che Kiev possa usare un ordigno nucleare a basso rendimento è "reale" anche per il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. "Spetta a Usa, Gran Bretagna e Francia crederci o meno", ha aggiunto, parlando ai giornalisti nel consueto briefing con la stampa. "Francia e Germania non vogliono ascoltarci", ha aggiunto Peskov.
A confutare tali asserzioni, nella giornata di oggi, assieme ai ministri degli Esteri di Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti si è aggiunto il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg che ha definito "L'accusa che l'Ucraina si stia preparando a usare bombe sporche in Ucraina”, totalmente “assurda". “Ciò che ci preoccupa è che questo fa parte di uno schema che abbiamo visto in precedenza, in Siria e poco prima dell’inizio della guerra a febbraio”, ha aggiunto.
Una questione, tuttavia, che preoccupa la Russia in una misura tale, da averla spinta a chiedere una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, come annunciato dal ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, a seguito di una riunione del Valdai International Discussion Club.
"Sono stati pianificati ulteriori contatti attraverso i nostri dipartimenti militari. Posso anche dire che oggi o domani questo tema sarà discusso anche in seno al Consiglio di sicurezza (ONU)", ha affermato il ministro.
Secondo il capo della forza di protezione dalle radiazioni, chimica e biologica dell'esercito russo, Igor Kirillov, una tale provocazione sarebbe atta ad incolpare la Russia per l’uso di armi di distruzione di massa nel teatro ucraino, determinando ferme condanne e dure contromisure da parte dei paesi occidentali.
"Il ministero della Difesa ha prove che il regime di Kiev sta pianificando una provocazione che prevede la detonazione di una cosiddetta bomba sporca o di un ordigno nucleare a basso rendimento. Lo scopo della provocazione è accusare la Russia di utilizzare armi di distruzione di massa in Ucraina teatro delle operazioni, lanciando così una grande campagna anti-russa nel mondo volta a minare la fiducia nei confronti di Mosca", ha affermato Kirilov, che ha poi ricordato come alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco del 19 febbraio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato la sua intenzione di ripristinare lo status nucleare dell'Ucraina.
"È anche degno di nota il fatto che durante l'operazione militare speciale Zelensky abbia ripetutamente invitato i paesi della NATO a compiere attacchi contro la Russia", ha precisato il funzionario.
Per kirillov, il lavoro per la creazione della bomba sporca sarebbe già alle fasi finali e ci sarebbero due organizzazioni specifiche in Ucraina con l’incarico della sua realizzazione.
Con la detonazione di un tale ordigno Kiev intenderebbe mascherare la provocazione con l'operazione di un'arma nucleare russa a basso rendimento, in cui l'uranio altamente arricchito viene utilizzato come carica. Gli isotopi radioattivi nell'aria che saranno registrati dal Sistema di monitoraggio internazionale in Europa, permetteranno di accusare il Cremlino di utilizzare armi di distruzione di massa.

Cosa accadrebbe se detonasse una bomba sporca?
Rispetto alle possibili conseguenze date dall’utilizzo di un tale ordigno, secondo Kirillov, gli isotopi radioattivi si diffonderanno nell'atmosfera a una distanza fino a 1.500 chilometri e potranno coprire la Polonia.
Il consigliere del capo di "Rosenergoatom", Renat Karchaa, evoca un quadro ancora più funereo che vede aumentare il rischio di una guerra nucleare.
"La cosa peggiore... è quello che vedo, e non importa quanto possa sembrare scortese. Il fatto che la vita delle persone che saranno distrutte a causa dell'uso di questa "sporca bomba nucleare" è solo una piccola frazione di ciò che può. E poi i non umani che ordinano questi tipi di esperimenti barbarici avranno mano libera, e entreranno in questo conflitto in pieno, su larga scala e con l'uso di tali forze e mezzi che quindi il rischio di una guerra nucleare, la terza guerra mondiale aumenterà molte volte e si trasformerà in una vera minaccia. È molto reale", ha affermato Karcha su Rossiya24.
Minare una bomba "sporca" porterà alla contaminazione da radiazioni di decine di migliaia di persone e alla "chiusura" dell'attività vitale dei territori per un massimo di 50 anni, ha osservato il consigliere.

Alcuni saccheggiatori avevano rubato materiale radioattivo da Chernobyl
Questa mattina lo Stato maggiore della Federazione russa ha evocato la possibilità che potrebbero essere state usate “le sostanze radioattive del combustibile nucleare esaurito della centrale nucleare di Chernobyl per costruire la bomba sporca”.
Un’ipotesi tutt’altro che vaga, se teniamo conto che pochi mesi fa, Anatolii Nosovskyi, direttore dell’Istituto per i problemi di sicurezza delle centrali nucleari (ISPNPP) a Kiev, in un’intervista pubblicata su Science, si era detto preoccupato circa la possibilità che materiale radioattivo sottratto presso il villaggio di Chernobyl sarebbe stato utilizzato,  per fabbricare delle “bombe sporche” ad alto potenziale.
Nel caos dell’avanzata russa” - ha affermato Nosovskyi su Science – “saccheggiatori hanno fatto irruzione in un laboratorio di monitoraggio delle radiazioni nel villaggio di Chernobyl, apparentemente scappando con isotopi radioattivi usati per calibrare strumenti e pezzi di scorie radioattive che potrebbero essere mescolate con esplosivi convenzionali per formare le bombe sporche in grado di diffondere la contaminazione su una vasta area”.
Nosovskyi aveva aggiunto che l’ISPNPP ha un laboratorio separato a Chernobyl con materiali ancora più pericolosi: “Potenti sorgenti di radiazioni gamma e neutroni” utilizzate per testare i dispositivi, ma anche campioni intensamente radioattivi di materiale rimasto dalla fusione dell’Unità Quattro del sito nucleare. Nosovskyi aveva affermato di aver perso i contatti con il laboratorio, sostenendo che quindi “il destino di queste fonti… è sconosciuto”.

Kiev perde centinaia di militari nell’offensiva su Kherson
Continuano ad essere infruttuosi i tentativi offensivi di Kiev nella regione di Kherson. Secondo il vice governatore della regione Kirill Stremousov, su quel fronte le forze armate ucraine perdono ogni giorno centinaia di militari sul fronte.
"[Le unità delle forze armate ucraine] non vogliono entrare in battaglia, perché vedono costantemente la morte sia di mercenari che di nazisti ucraini (l'esercito ucraino - TASS), per un totale di centinaia di persone. Ogni giorno vengono uccisi circa 200 militari, " ha affermato Stremousov, durante una trasmissione televisiva di Channel One.

Foto: it.depositphotos.com

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