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Aumentano le indescrizioni sulla preparazione di una provocazione con una bomba sporca nel Paese

L’escalation incontrollata del confronto bellico si trova oramai a pochi metri dalla sottile linea rossa. Nella giornata di ieri l’emittenteCbs ha riferito che la 101esima divisione aerotrasportata Usa è stata dispiegata in Europa, nella base aerea rumena di Mihail Kogalniceanu, a pochi chilometri dal confine ucraino. Per comprendere l’importanza simbolica di questa manovra militare, basti pensare che l’ultimo trasferimento dell’unità è avvenuto durante il più grande sbarco anfibio alleato della storia in Normandia il 6 giugno 1944..

"Siamo pronti a difendere ogni centimetro del territorio della Nato. Portiamo una capacità unica. Siamo una forza di fanteria leggera ma portiamo con noi la mobilità, con i nostri aerei e assalti aerei" ha affermato John Luba, vice comandante della divisione.

Presso la base rumena stazionano circa 4.700 militari, che saranno i più vicini ai combattimenti in Ucraina, come puntualizzato dal colonello Edwin Matthaidess, comandante della Seconda brigata di combattimento della divisione.

Secondo Oleksandr Bartosh, membro dell’Accademia delle scienze militari russa, gli Screaming Eagles non rappresentano un serio pericolo, dato il loro piccolo numero, “ma dal punto di vista dell’escalation della situazione, questa è sicuramente una minaccia, dal momento che il passaggio al territorio dell’Ucraina pone automaticamente l’esercito americano in una posizione di contatto diretto con le forze armate della Federazione Russa. Ciò significa che potrebbe iniziare una guerra tra Russia e NATO. Le chiacchiere e le spavalderie che l’esercito americano si concede indica che non sono consapevoli di ciò che potrebbe seguire le azioni di cui stanno parlando “, ha affermato Bartosh.

Altre indiscrezioni preoccupanti nel merito arrivano da personaggi meno fraintendibili, come l’ex direttore della Cia ed ex comandante delle forze Usa e NATO in Afghanistan, David Petraeus che, intervistato da Express, ha affermato che un contingente multinazionale guidato da Washington potrebbe essere coinvolto nel conflitto in Ucraina, a seguito di un’azione scioccante compiuta dalla Russia:

Detto questo, penso che sia possibile che la Russia possa intraprendere un'azione in Ucraina che sarebbe così scioccante e così orribile che gli Stati Uniti e altri paesi potrebbero reagire in un modo o nell'altro, ma come una forza multinazionale guidata dagli Stati Uniti e non come forza NATO.”

Il presidente Vladimir Putin aveva ripetutamente avvertito di gravi conseguenze se le forze della NATO si scontrano con l'esercito russo, e aveva sottolineato che un tale sviluppo degli eventi porterebbe a una catastrofe globale. Difficile pensare che un gruppo di attacco a guida statunitense, senza l’egida NATO, possa ridurre le potenziali, drammatici scenari evocabili con una simile soluzione.

Per Alexander Artamonov, esperto militare e laureato all’Accademia Diplomatica Superiore di Francia, un confronto diretto tra truppe NATO e forze di Mosca sarebbe già una realtà nell’apocalittico teatro ucraino. “Battaglioni polacchi sono effettivamente entrati nel territorio dell’Ucraina con il permesso di Vladimir Zelensky, che ha firmato i relativi accordi con Varsavia…

I battaglioni polacchi sono forze della Nato, quindi, dal punto di vista di Washington, l’ingresso nel territorio ucraino dei loro compagni d’armi pone automaticamente la responsabilità sugli Stati Uniti”, ha affermato Artamonov.

Indiscrezioni sulla preparazione di una provocazione con una bomba sporca in Ucraina
In questo clima di follia, si apre un altro possibile tassello in grado di innescare l’escalation evocata poc’anzi. Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, come reso noto dal Ministero della Diesa russo, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il suo omologo francese, Sebastien Lecornu, al quale ha espresso i timori di Mosca per “possibili provocazioni militari” da parte dell'Ucraina con l'uso di una “bomba sporca”.

Un’ipotesi trattata dal quotidiano Ria Novosti che, citando fonti di vari paesi, ha paventato questa ipotesi sull’uso di tali armi sul proprio territorio. La bomba sporca, o arma radiologica, lo ricordiamo, è progettata per spargere materiale radioattivo con l'intento di uccidere e causare danni a un territorio o a una popolazione.

Lo scopo della provocazione è accusare la Russia di utilizzare armi di distruzione di massa nel teatro delle operazioni ucraino e lanciare così una potente campagna anti-russa”, scrive Ria Novosti.

Secondo il giornale, Kiev avrebbe già iniziato l'attuazione pratica di questo piano, con la direzione dell'Eastern Mining and Processing Plant, situato nella città di Zhovti Vody , nella regione di Dnepropetrovsk. L'Istituto per la ricerca nucleare di Kiev, si sarebbe invece incaricato di realizzare la "bomba sporca", il cui lavoro potrebbe già essere alle fasi finali.

Allo stesso tempo, a nome di Volodymyr Zelensky, i dipendenti dell'Ufficio del Presidente dell'Ucraina della sua stretta cerchia starebbero conducendo contatti segreti con i rappresentanti del Regno Unito sulla questione di un possibile trasferimento di componenti di armi nucleari alle autorità di Kiev. Il calcolo degli organizzatori della provocazione è che, se verrà attuata con successo, la maggior parte dei paesi reagirà in modo estremamente duro all'"incidente nucleare" in Ucraina.

Un’ipotesi tutt’altro che fantascientifica se teniamo conto che pochi mesi fa, Anatolii Nosovskyi, direttore dell’Istituto per i problemi di sicurezza delle centrali nucleari (ISPNPP) a Kiev, in un’intervista pubblicata su Science, si era detto preoccupato dalla possibilità che materiale radioattivo sottratto presso il villaggio di Chernobyl sarebbe stato utilizzato per fabbricare delle “bombe sporche” ad alto potenziale.

Nel caos dell’avanzata russa” - ha affermato Nosovskyi su Science – “saccheggiatori hanno fatto irruzione in un laboratorio di monitoraggio delle radiazioni nel villaggio di Chernobyl, apparentemente scappando con isotopi radioattivi usati per calibrare strumenti e pezzi di scorie radioattive che potrebbero essere mescolate con esplosivi convenzionali per formare le bombe sporche in grado di diffondere la contaminazione su una vasta area”.

Nosovskyi aveva aggiunto che l’ISPNPP ha un laboratorio separato a Chernobyl con materiali ancora più pericolosi: “Potenti sorgenti di radiazioni gamma e neutroni” utilizzate per testare i dispositivi, ma anche campioni intensamente radioattivi di materiale rimasto dalla fusione dell’Unità Quattro del sito nucleare. Nosovskyi aveva affermato di aver perso i contatti con il laboratorio, sostenendo che quindi “il destino di queste fonti… è sconosciuto”.

Nuova fase del conflitto in Ucraina, si alzano in volo i bombardieri nucleari
Un nuovo corso della guerra è stato sancito nella giornata di ieri, dal momento in cui il comando russo ha fatto alzare in volo sui cieli dell’Ucraina 9 bombardieri strategici TU-160 armati ciascuno con 12 missili da crociera di vario tipo, per un totale di 108 missili. Una mossa che ha fatto scattare l’allarme antiaereo in tutte le regioni del paese, mentre in contemporanea dal Mar Nero è partita una salva di missili Iskander diretti su obiettivi militari e strategici dell’Ucraina.
Secondo il Ministero della Difesa russo gli attacchi hanno colpito tre posti di comando delle forze armate ucraine nell'area dell'insediamento di Kupyansk nella regione di Kharkov e nella città di Zaporozhye, oltre a 72 unità di artiglieria in postazioni di tiro, manodopera ed equipaggiamento militare in 183 distretti.

Foto: it.depositphotos.com

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