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E’ la seconda volta da febbraio che Austin e Shoigu si telefonano. Erdogan  ha anticipato che presto parlerà sia con Putin che con Zelensky

Il conflitto ucraino sembra si stia avviando verso una fase precisa. Nella giornata di oggi il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il segretario alla Difesa statunitense Lloyd Austin hanno tenuto una conversazione telefonica; la prima dal 13 maggio scorso.
Secondo il ministero della Difesa russo durante la telefonata sono state discusse questioni di sicurezza internazionale, inclusa la situazione in Ucraina. Da parte sua, il Pentagono ha riferito che "il segretario Austin ha sottolineato l'importanza di mantenere le linee di comunicazione" nel mezzo del conflitto tra Mosca e Kiev.
Il Pentagono ha confermato il colloquio telefonico fra Austin e Shoigu. “Austin ha enfatizzato l’importanza di mantenere linee di comunicazione nell’ambito della guerra in Ucraina”, si legge in una nota del Pentagono. Si tratta di un colloquio importante giunto in una giornata in cui il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha anticipato che presto parlerà al telefono sia con Vladimir Putin che con Volodymir Zelensky, come rende noto l’agenzia Ria Novosti. Il Presidente russo “è molto più aperto a negoziati con Kiev rispetto al passato. Vedremo dove questo sforzo diplomatico potrà portare”, ha aggiunto Erdogan, parlando ai giornalisti tornando in Turchia dall’Azerbaigian.
Subito dopo la telefonata tra Austin e Sergei Shoigu, come confermato dal servizio stampa del Pentagono, il segretario alla Difesa statunitense ha chiamato l’omologo ucraino Alexei Reznikov, promettendogli un continuo sostegno americano.
Il segretario alla Difesa Lloyd J. Austin III ha parlato con il segretario alla Difesa ucraino Alexei Reznikov per riaffermare l'impegno incrollabile degli Stati Uniti a sostenere la capacità dell'Ucraina di resistere all'aggressione russa", si legge nella nota.
Un intreccio di scambi tra ministeri della difesa forse atto a vagliare le possibili linee rosse con Mosca nel sostegno statunitense alle prossime azioni offensive di Kiev.
Nella giornata di ieri la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova aveva ammonito l’Occidente sull’approssimarsi di uno scontro tra l’occidente e la Russia:
“ I paesi della NATO, come se fossero in competizione tra loro, continuano a pompare armi e munizioni al regime di Kiev, fornirgli informazioni, addestrare soldati del regime di Kiev e fornire indicazioni su come condurre operazioni di combattimento, avvicinandosi così alla pericolosa linea di un scontro militare con la Russia”, ha affermato la diplomatica, citata da Ria Novosti.
La Zakharova aveva aggiunto che l'assistenza militare totale dell'Occidente all'Ucraina è già stata di 42,3 miliardi di dollari, di cui più della metà proveniente dagli Stati Uniti.
Tuttavia, un contributo rilevante agli ultimi successi di Kiev, soprattutto durante l’offensiva su Kharkiv, lo ha certamente fornito l’intelligence americana. Già un mese fa il New York Times riportava come alti funzionari ucraini avessero intensificato la condivisione delle informazioni sensibili con le loro controparti statunitensi, permettendo all’esercito ucraino di conseguire guadagni considerevoli nel nord est.
Gli Stati Uniti hanno fornito a Kiev informazioni su posti di comando, depositi di munizioni e altri nodi chiave delle linee militari russe, agevolando quelle operazioni atte a prendere di mira in modo più efficace le forze armate nemiche, a uccidere generali di alto livello e a forzare l’allontanamento delle forniture di munizioni più lontano dalle linee del fronte.


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Vladimir Putin a colloquio con il ministro della difesa Sergei Shoigu


Nel merito, qualche settimana fa, sempre la Zakharova, aveva denunciato il fatto che “società private americane ed europee” fossero coinvolte “nell'elaborazione delle informazioni satellitari nell'interesse di Kiev".
Rilevante in questo senso l’accordo firmato tra la società finlandese ICEYE e la Serhiy Prytula Charity Foundation ucraina che fornisce al paese il pieno accesso alle sue capacità di imaging satellitare con radar ad apertura sintetica (SAR), per l'uso da parte delle forze armate. Si tratterebbe della tecnologia di imaging satellitare più avanzata al mondo, che consente la riproduzione digitale ad alta risoluzione di aree della Terra alla luce del giorno, di notte e attraverso la copertura nuvolosa, “con l’affidabilità necessaria per prendere decisioni critiche”.
Sul fronte degli armamenti, sarebbero già operative le batterie da difesa aerea equipaggiate con i vettori IRIS-T tedeschi in Ucraina. Con una portata di circa 20 chilometri, progettati principalmente per affrontare missili da crociera a bassa quota  questi sistemi sono in grado di colpire oggetti in manovra con accelerazioni fino a 25 G e possono intercettare contemporaneamente più di dieci bersagli aerei e operare in modalità passiva da una stazione di guida ottico-elettronica installata presso il posto di comando.
Giungono report dalle zone a Nord di Kiev di ritrovamenti a terra inerenti a resti sia di missili intercettori che di cruise aviolanciati russi abbattuti. Presto il Pentagono fornirà a Kiev due batterie di sistemi missilistici antiaerei NASAMS che, utilizzando i missili AMRAAM-ER, è in grado di colpire bersagli a una distanza fino a 70 chilometri e ad un'altitudine fino a 20 mila metri. Caratteristiche paragonabili al sistema di difesa aerea russo Buk-M3.
Una risposta agli attacchi di Mosca alle infrastrutture energetiche dell’Ucraina, avviati a partire dal 10 ottobre. Per il vice capo dell'ufficio del presidente Volodymyr Zelensky, Kyrylo Tymoshenko, la situazione sarebbe già critica, e ha annunciato per il 20 ottobre un'altra interruzione di corrente in tutta l'Ucraina estesa alle imprese e alle fabbriche ma, eventualmente, anche alla popolazione civile. “Il 20 ottobre le misure per limitare i consumi possono essere applicate in tutta l'Ucraina dalle 7:00 alle 22:00 <...> Dal 10 ottobre, il sistema energetico ucraino è stato attaccato dal nemico (più frequentemente ndr) di 8 mesi di guerra ", ha affermato.

Fermata offensiva ucraina in direzione di Kherson
Secondo il Ministero della Difesa russo, nella direzione Nikolaev-Krivoy Rog, le unità delle forze armate dell'Ucraina (AFU) hanno cercato di sfondare la difesa delle truppe russe nella direzione degli insediamenti di Novaya Kamenka - Chervony Yar, nella regione di Kherson.
Le truppe dell’AFU, utilizzando fino a tre battaglioni, incluso uno di carri armati su un fronte molto stretto, sono riuscite a penetrare la difesa delle unità russe nell’area dell’insediamento di Sukhanovo.
Le forze di Mosca, hanno subito messo in campo una riserva di carri armati che, attraverso azioni di imboscata, hanno determinato una sconfitta significativa per le truppe di Kiev, portate presto ad una fuga disordinata. Durante i combattimenti in questa direzione, secondo il dipartimento militare di Mosca, sono rimasti uccisi 200 militari ucraini, e distrutti 14 carri armati, assieme a 16 veicoli corazzati da combattimento.

Foto © Imagoeconomica

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