Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti per migliorare la navigazione degli utenti e per raccogliere informazioni sull’uso del sito stesso. Per i dettagli o per disattivare i cookie consulta la nostra cookie policy. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque link del sito acconsenti all’uso dei cookie.

Il potere nelle regioni sarà trasferito ai militari, in conformità alla legge. Fallito l’attacco ucraino su Kherson

Lo “stato di guerra” ha raggiunto ora anche il cuore delle istituzioni dei territori occupati dalla Federazione russa, prossimi ad essere terreno di scontro degli imminenti contrattacchi di Kiev. Nella giornata di ieri, dopo che funzionari russi appreso di un incombente assalto ucraino a sud, Vladimir Putin ha dichiarato la legge marziale nelle quattro province di Donetsk, Lugansk, Kherson e Zaporizhzhia.
La legge, pubblicata sul sito web del Cremlino, conferisce poteri di emergenza di vasta portata ai capi insediati dalla Russia nelle regioni, allo scopo di rafforzare la tutela dell'ordine pubblico e delle infrastrutture militari e critiche.
Con le notizie su imminenti offensive di Kiev, soprattutto in direzione di Kherson, si rende necessaria l'evacuazione delle strutture economiche, sociali e culturali, nonché il reinsediamento temporaneo dei residenti in aree sicure. La legge marziale sospende le attività dei partiti politici e delle associazioni religiose; prevede il sequestro ad enti e cittadini di beni con conseguente indennizzo, l’introduzione del coprifuoco e della censura militare, con conseguente cessazione delle attività di tutte le organizzazioni internazionali atte a minare la difesa e la sicurezza della Federazione Russa.
"La legge marziale dice che il potere nelle regioni dovrebbe essere trasferito ai militari in conformità con la legge. Stiamo facendo tutto questo lavoro insieme ai militari", ha affermato Putin, sottolineando che la durata del coprifuoco potrebbe essere modificata.
Nell'ambito di questo nuovo regime inoltre, i massimi funzionari (autorità esecutive) di queste regioni avranno il diritto di attuare misure di mobilitazione nell'economia: gli enti regionali e locali potranno in sostanza realizzare misure separate di difesa del territorio, protezione civile, protezione della popolazione e dei territori dalle emergenze naturali e antropiche; riceveranno l’autorità di prendere iniziativa per soddisfare le esigenze delle forze armate della Federazione Russa.

Attacco respinto nella regione di Kherson, ma la situazione resta tesa
Secondo il vice capo dell'amministrazione regionale di Kherson Kirill Stremousov, “l'introduzione della legge marziale semplificherà alcuni compiti dei militari", in quanto, come ha precisato in onda su Channel One, "non ci saranno più conversazioni con i nazisti".
Nella giornata di ieri le truppe di Kiev (AFU) sono effettivamente passate all’offensiva a sud nella direzione di Berislav, mentre già da un mese stava cercando di sfondare le difese russe. In mattinata l’esercito ucraino ha iniziato l’offensiva con due gruppi tattici di battaglione, assistiti da più di 20 carri armati, 20 veicoli da combattimento di fanteria e veicoli corazzati. Un gruppo corazzato dalla parte di Novogrigorovka è andato a sfondare Novaya Kamenka, l'altro si è spostato vicino a Dudchan. Gli incursori sono stati accolti dal fuoco dell’artiglieria russo e dai missili anticarro delle Forze aviotrasportate della 126a Brigata di difesa costiera.
È sempre Stremousov ad annunciare il fallimento della controffensiva: "Tutti gli attacchi sono stati respinti. Non possono più avere una svolta improvvisa, tutti i loro tentativi sono stati fermati", ha affermato, citato da Ria Novosti. Il quotidiano Readovka riporta nel merito che le forze armate ucraine avrebbero perso almeno sette carri armati durante la tentata incursione.
Sembra tuttavia solo una tregua temporanea: come ammesso ieri dal comandante dell’operazione speciale Sergei Surovikin, Kiev sta preparando un’offensiva su larga scala rafforzando le sue unità su Kherson e Zaporizhzhia, con una concentrazione tale, da rendere la situazione al fronte molto “tesa”. L'intelligence di Mosca indica inoltre la possibilità che l’Ucraina utilizzi metodi di guerra proibiti, con la preparazione di un massiccio attacco missilistico alla diga della centrale idroelettrica di Kakhovskaya.
Sempre nella giornata di ieri, come annunciato dal Ministero della Difesa russo, l’AFU ha tentato ancora una volta di conquistare senza successo la centrale nucleare di Zaporizhzhia (ZNPP): verso le 4 del mattino un massimo di due compagnie hanno tentato di sbarcare sulla riva sinistra del bacino di Kakhovka e di impadronirsi del territorio della centrale nucleare. Per lo sbarco sono state coinvolte 37 imbarcazioni e battelli con personale militare delle Forze Armate ucraine; a seguito delle azioni attive delle truppe russe a guardia del perimetro esterno della ZNPP, gli incursori sono stati neutralizzati, con perdite che ammontano a più di 90 militari ucraini e 14 barche. I resti della forza di sbarco sono stati dispersi dal fuoco dell'artiglieria nell'area acquatica del bacino idrico di Kakhovka.

Foto © Imagoeconomica

ARTICOLI CORRELATI

Ucraina: ancora esplosioni su Kiev, colpita la centrale elettrica della Capitale

Droni kamikaze su Kiev, quattro morti. Farnesina invita gli italiani a lasciare l'Ucraina

Nuovi aiuti militari dagli USA a Kiev per 725 mln di dollari. Zelensky: ''Splendido regalo''

Pentagono, ok a invio a Kiev di HIMARS e obici. Mosca: ''Sale rischio scontro con Occidente'’

ANTIMAFIADuemila
Associazione Culturale Falcone e Borsellino
Via Molino I°, 1824 - 63811 Sant'Elpidio a Mare (FM) - P. iva 01734340449
Testata giornalistica iscritta presso il Tribunale di Fermo n.032000 del 15/03/2000
Privacy e Cookie policy

Stock Photos provided by our partner Depositphotos