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Avvistato enorme treno con equipaggiamento nucleare. Intanto a Kiev si distribuiscono pillole di iodio e Zelensky firma decreto per non negoziare con Putin

Putin starebbe preparando le sue forze armate per compiere un test nucleare ai confini dell'Ucraina. E' quanto si legge sul giornale britannico Times che cita un'informativa inviata dalla Nato agli Stati membri. Si tratta di un rapporto dell'intelligence in cui si avverte di possibili azioni di Mosca fra cui quella di testare il drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica.

Secondo una fonte di alto livello della difesa occidentale citata dal Times, la dimostrazione di forza più probabile da parte di Putin tramite il ricorso a ordigni atomici avverrebbe nel Mar Nero. Ma "non è impossibile" che il leader del Cremlino possa utilizzare un'arma nucleare tattica in Ucraina. In quel caso però i rischi per i russi sono più alti: "Potrebbero sbagliare e colpire accidentalmente una città russa vicino al confine ucraino come Belgorod", ha detto la fonte. Sempre la stampa britannica, ha riportato l’avvistamento in Russia di un enorme treno merci in movimento verso il fronte ucraino con equipaggiamento militare specializzato e che è associato alla divisione armata nucleare segreta del Ministero della Difesa russo. La notizia è apparsa per la prima volta nel weekend su un canale filorusso. Il treno è collegato alla dodicesima direzione del ministero della Difesa, specializzata nello stoccaggio, la manutenzione e la fornitura di armi nucleari. Secondo la stampa britannica, “il treno si è mosso attraverso la Russia in direzione della linea del fronte ucraino e potrebbe indicare che il presidente russo Vladimir Putin stia preparando un test per mandare un segnale all'Occidente”.

Intanto il Consiglio comunale di Kiev ha riferito che sta fornendo ai centri di evacuazione pillole a base di ioduro di potassio in preparazione per un possibile attacco nucleare alla capitale, che è la città più grande dell'Ucraina. Le pillole di iodio possono aiutare a bloccare l'assorbimento delle radiazioni nocive da parte della tiroide se assunte appena prima o immediatamente dopo l'esposizione a radiazioni nucleari. Le pillole verranno distribuite ai residenti nelle aree contaminate da eventuali radiazioni nucleari se sarà necessario evacuarli, ha fatto sapere il Consiglio comunale in una nota. Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato giorni fa che userà "tutti i mezzi a nostra disposizione" per vincere la guerra.

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A Kiev non ci sono segnali imminenti di bombardamenti nucleari
Sulla situazione che si respira in Ucraina di questi gironi ha parlato a 24 Mattino su Radio 24 l’ambasciatore italiano a Kiev Pier Francesco Zazo, “qui l’opinione prevalente è che non ci sono segnali imminenti di un utilizzo di armi nucleari da parte russa. Qui si ritiene - parlando qui con i vari esponenti governativi - che Putin stia alzando la posta in gioco, poiché in difficoltà sul piano militare e starebbe adottando una nuova strategia della paura e del terrore psicologico da un lato per ridurre gli ucraini ad avanzare meno velocemente sul fronte, e anche un segnale inviato alle opinioni pubbliche dei paesi occidentali affinché riducano i loro aiuti finanziari e militari all'Ucraina”, ha affermato. "Ritengono qui a Kiev che Putin si troverebbe isolato anche sul lato internazionale, anche la Cina, l'India, i paesi benevolmente neutrali, probabilmente a questo punto lascerebbero la Russia completamente isolata. Inoltre, credono che si attenderebbero nel caso veramente in cui il Cremlino dovesse ricorrere all'utilizzo di armi nucleari tattiche, che ci sarebbe una reazione dura da parte dei paesi occidentali. Però va anche detto che non escludono l'ipotesi che se Putin dovesse sentire minacciata la sopravvivenza del suo regime, potrebbe anche ricorrere all'uso di armi nucleari”, ha concluso.

Chiusura totale di Zelensky che firma decreto per non negoziare
L’asticella dell’escalation si sta alzando sempre di più, complici le posizioni inamovibili di Russia e Ucraina. Il Cremlino, tramite il portavoce Dmitri Peskov, da parte sua, ha affermato che “la pace è impossibile senza soddisfare le richieste russe”. Dall’altra parte Kiev non intende ugualmente dialogare. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, infatti, ha firmato il decreto con cui sancisce formalmente l'impossibilità di condurre negoziati col capo del Cremlino, Vladimir Putin, come suggerito dal Consiglio per la sicurezza e la difesa nazionale dell'Ucraina. Una decisione già annunciata dal presidente dopo l'annessione da parte di Mosca di quattro territori ucraini, in seguito a referendum non riconosciuti dalla comunità internazionale. Nel frattempo, funzionari dell’Amministrazione Biden hanno fatto sapere che gli Stati Uniti invieranno presto all'Ucraina quattro nuovi sistemi missilistici avanzati, nell'ambito di un nuovo pacchetto di aiuti militari da 625 milioni di dollari, che dovrebbe essere annunciato martedì. Si tratterebbe dei primi sistemi Himars (High Mobility Artillery Rocket Systems) che verrebbero inviati all'Ucraina a partire dalla fine di luglio, portando il totale a 20. All’Ucraina stanno già arrivando armamenti sempre più avanzati da ormai settimane, come ha denunciato Minsk. Nell'aeroporto polacco di Rzeszow, vicino al confine ucraino, gli Stati Uniti e gli alleati della Nato fanno giungere le forniture di armi da consegnare a Kiev, ha dichiarato, durante una riunione con i vertici militari, il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, riportato da Ria Novosti. "Sappiamo delle consegne sistematiche di armi e equipaggiamento militare da parte degli Stati Uniti e di altri paesi della Nato attraverso l'aeroporto polacco di Rzeszow", ha detto il presidente bielorusso. "Ogni giorno arrivano circa una dozzina, a volte di più, di aerei da trasporto americano”, ha affermato. Lukashenko ha poi sottolineato che "un certo numero di paesi europei" sta partecipando al sostegno militare all'Ucraina inviando vecchie attrezzature e armi di cui non hanno bisogno. "E' in corso una sorta di smaltimento", ha detto il leader di Minsk. Si tratterebbe di invii di armi funzionali a sfiancare le forze di Mosca che, secondo il Pentagono, in alcune aree del sud dell’Ucraina sono “sulla difensiva” come nella regione meridionale di Kherson, appena annessa dalla Russia dopo i referendum farsa. La nota militare del Pentagono, conferma quanto ammesso ieri dal Portavoce del Ministero della Difesa russo Igor Konashenkov. “Giù nella regione di Kherson, dove l'Ucraina sta conducendo la sua controffensiva, i russi sono essenzialmente in una posizione difensiva. Stanno combattendo, ovviamente, ma sono in una posizione difensiva. Invece più a nord, a Bakhmut, stanno attaccando”, ha riferito un alto funzionario della difesa statunitense.

Foto: it.depositphotos.com

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