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Il Pontefice nel viaggio in Kazakistan con i gesuiti: “Ci sono fattori internazionali che hanno contribuito a provocare il conflitto”

E’ in corso una guerra e credo sia un errore pensare che sia un film di cowboy dove ci sono buoni e cattivi. Ed è un errore anche pensare che questa è una guerra tra Russia e Ucraina e basta. No: questa è una guerra mondiale". A dirlo, giovedì 15 settembre 2022, è stato Papa Francesco, nel corso del suo viaggio apostolico in Kazakistan in cui ha incontrato 19 gesuiti che operano nella cosiddetta “Regione russa” della Compagnia di Gesù. Sul sito de La Civiltà Cattolica, il direttore, padre Antonio Spadaro, ha raccontato la visita del pontefice e riportato le sue dichiarazioni.
"Qui la vittima di questo conflitto è l'Ucraina”, ha detto Bergoglio. “Io intendo ragionare sul perché questa guerra non sia stata evitata. E la guerra è come un matrimonio, in un certo senso. Per capire, bisogna indagare la dinamica, che ha sviluppato il conflitto. Ci sono fattori internazionali che hanno contribuito a provocare la guerra. Ho già ricordato che un capo di Stato, a dicembre dello scorso anno, è venuto a dirmi di essere molto preoccupato perché la Nato era andata ad abbaiare alle porte della Russia senza capire che i russi sono imperiali e temono l'insicurezza ai confini". "Lui - ha raccontato Papa Francesco - ha espresso paura che ciò avrebbe provocato una guerra, e questa è scoppiata due mesi dopo. Dunque, non si può essere semplicisti nel ragionare sulle cause del conflitto. Io vedo imperialismi in conflitto. E, quando si sentono minacciati e in decadenza, gli imperialismi reagiscono pensando che la soluzione sia scatenare una guerra per rifarsi, e anche per vendere e provare le armi. Non dubito che stiamo già vivendo la Terza guerra mondiale".
"Bisogna liberare i cuori dall'odio - ha osservato infine il Santo Padre - Dal primo giorno della guerra fino a ieri ho parlato costantemente di questo conflitto, facendo riferimento alle sofferenze dell'Ucraina. Il giorno dell'indipendenza del Paese, a piazza San Pietro c'era la bandiera. Dopo aver parlato dell'Ucraina, ho pensato di dire una parola alla sofferenza dei due popoli, quello ucraino e quello russo. Perché nelle guerre a soffrire è il popolo, la gente. E questo genera odio. Chi fa la guerra dimentica l'umanità e non guarda alla vita concreta delle persone, ma mette davanti a tutto interessi di parte e di potere", ha concluso Francesco.

Foto © Imagoeconomica

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