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Il cofondatore dei Pink Floyd: "Convinca i nostri leader a fermare il massacro"

L'Ucraina e le Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk devono raggiungere un accordo di cessate il fuoco, ha scritto Roger Waters, cofondatore della banda Pink Floyd, nella sua lettera aperta a Yelena Zelénskaya, moglie del presidente ucraino Vladimir Zelenski, postata martedì sui social media. Il musicista ha esortato Zelénskaya ad aiutarlo a "convincere i nostri leader a fermare l'uccisione".
Per risolvere il conflitto, ha proposto a Zelenski di non dipendere dall'Occidente e di "cercare un percorso diverso", che potrebbe risiedere nelle "buone intenzioni" espresse dallo stesso presidente ucraino nel 2019, quando era candidato presidenziale. Tra queste c'erano le promesse di "porre fine alla guerra civile nell'Ucraina orientale", garantire "autonomia parziale per Donetsk e Lugansk" e "ratificare gli accordi di Minsk". Tuttavia, Waters ha constatato che "alcune fazioni politiche a Kiev", che non volevano il rispetto di queste promesse, hanno fatto "cambiare diametralmente la rotta politica ignorando il mandato popolare". Così, il governo di Zelenski è caratterizzato da "licenziamenti totalitari e antidemocratici della volontà del popolo ucraino" e dal potere delle "forze del nazionalismo estremo".
Oltre a questo il cofondatore dei Pink Floyd ha dubitato che le parole della First Lady ucraina, pronunciate nella sua recente intervista con la BBC, che l'Occidente deve aumentare il sostegno a Kiev, fossero giuste. "Se, parlando di 'sostegno all'Ucraina', intende dire che l'Occidente continua a fornire armi all'esercito di Kiev, temo che possa sbagliarsi tragicamente".
"Gettare legna, sotto forma di armi, sul fuoco" non ha mai funzionato come rimedio per evitare l'escalation del conflitto. "La maggior parte della legna viene gettata sul fuoco da Washington, che è a una distanza relativamente sicura dal conflitto, e perché i 'lanciatori di legna' hanno già dichiarato che è loro interesse che la guerra continui il più a lungo possibile", ha aggiunto Waters, spiegando il ruolo dei paesi occidentali nella crisi ucraina.

Foto © Imagoeconomica

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